Francia, ancora proteste sulla riforma pensioni: il governo ritira il nodo più contestato

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“Provvisoriamente” stralciata dal disegno di legge la soglia dei 64 anni come età minima per ottenere un assegno pieno. Soddisfatti i sindacati, domani riapre la metro dopo 38 giorni di sciopero. A Parigi ancora scontri tra polizia e black bloc

Il governo francese ha annunciato il ritiro “provvisorio” del punto della riforma delle pensioni più contestato da sindacalisti e lavoratori, ovvero l’instaurazione di una cosiddetta “età di equilibrio” a 64 anni per poter ottenere la pensione a tasso pieno. Lo ha reso noto il primo ministro francese Edouard Philippe in una lettera inviata alle organizzazioni sindacali e imprenditoriali nel 38esimo giorno di scioperi in tutto il Paese. Soddisfatta la Cftd, sigla moderata maggioritaria in Francia, che “plaude” alla decisione del governo. L’annuncio è stato accolto con favore anche dalla Ratp, la direzione dei trasporti metropolitani, che ha annunciato che il 12 gennaio, per la prima volta dal 5 dicembre scorso, “tutte le linee della metropolitana di Parigi e le Rer A e B saranno aperte almeno parzialmente”. Nel frattempo a Parigi ancora scontri tra manifestanti e polizia, con i cortei cominciati prima dell’annuncio di Philippe.

Il premier Philippe: “Fiducia nei partner sociali”

Il governo, come si legge nella lettera del premier, è “disposto a ritirare” provvisoriamente dal progetto di legge la soglia minima dei 64 anni, a cui si sarebbe dovuto convergere gradualmente a partire dal 2022, per raggiungerla di fatto nel 2027. L’esecutivo intende comunque mantenere il principio di un’età di equilibrio nella riforma. “Per dimostrare la mia fiducia nei confronti dei partner sociali - ha scritto Philippe - e non pregiudicare il risultato dei loro lavori sulle misure da adottare per raggiungere l’equilibrio 2027, sono disposto a ritirare dal progetto di legge la misura di breve termine che avevo proposto”. “Ora le discussioni proseguiranno nell'ambito previsto”, ha commentato la Cftd guidata da Laurent Berger.

Scontri a Parigi

Nel frattempo è in corso una nuova giornata di mobilitazione generale contro la riforma a Parigi e in altre città del Paese. Nella capitale, in particolare, si sono verificati violenti scontri tra polizia e manifestanti. Registrato l’uso di lacrimogeni, cassonetti in fiamme, lancio di oggetti contro gli agenti e cariche da parte delle forze dell’ordine. Nella zona della Bastiglia sono stati incendiati un pannello pubblicitario, danneggiando anche la facciata del palazzo e l'ingresso di un hotel poco distanti, e poi un’edicola, proprio davanti all'entrata del teatro dell’Opera. Fatta eccezione per le tensioni provocate dai black bloc, il corteo è proseguito pacifico.

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