Libia, missili su scuola militare a Tripoli: decine di morti

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Fonti ufficiali parlano di 28 morti e 18 feriti. L'attacco, pur non rivendicato ufficialmente, sarebbe stato compiuto dalle forze del generale Khalifa Haftar, che sostengono di aver ucciso oltre 70 persone, "in risposta al bombardamento turco" 

Diverse decine di persone sono state uccise in un raid sulla accademia militare a sud di Tripoli, in Libia. L'attacco non è stato rivendicato in forma ufficiale, ma una pagina Facebook vicina al generale Khalifa Haftar, la "Divisione informazione di guerra", scrive che sarebbe stato compiuto proprio dalle forze del generale della Cirenaica come reazione al bombardamento turco compiuto all'alba. "L'aviazione ha preso di mira un raggruppamento di cento miliziani presso l'Accademia militare che si preparavano a partecipare ai combattimenti in corso e almeno 70 fra loro sono stati uccisi", si legge sulla pagina Facebook. Il bilancio ufficiale è invece per il momento di 28 morti e 18 feriti. 

Le parole di Haftar contro la Turchia

Proprio nella giornata di sabato Haftar aveva lanciato un appello a tutti i libici affinché si armino in risposta a un possibile intervento militare da parte della Turchia in favore del governo di Tripoli sostenuto dall'Onu e guidato da Fayez al-Sarraj. "Questo stupido sultano turco ha scatenato la guerra in tutta la regione", ha detto Haftar riferendosi al leader turco Erdogan. Il Parlamento di Tobruk, sostenitore del generale, ha chiesto di interrompere le relazioni con la Turchia  e mentre diversi cittadini libici manifestavano nelle piazze contro l'intervento turco, ha chiesto di ritirare il riconoscimento internazionale al governo di Fayez al Serraj, "colpevole" di aver consegnato il Paese al presidente turco. In una conferenza stampa il portavoce di Haftar, Ahmed al Mismari, ha detto che "L'Esercito nazionale libico di Khalifa Haftar, controlla tutte le coste della Libia". 

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