Il permesso di entrare nel Palazzo è stato accordato all'ex presidente della Generalitat dopo che la Corte europea ha ordinato la scarcerazione del leader indipendentista di Erc Oriol Junqueras, detenuto a Madrid
Primo giorno da europarlamentare per l'ex presidente della Generalitat della Catalogna, Carles Puigdemont. Il leader separatista, colpito da un mandato d'arresto internazionale, ha ricevuto un badge provvisorio valido per il 20 dicembre, in attesa di quello definitivo a partire dal prossimo 6 gennaio. Ad accompagnarlo c'era l'ex ministro catalano Toni Comin, anch'egli eletto europarlamentare e destinatario di un badge. Proprio lo scorso 19 dicembre, Puigdemont in conferenza stampa aveva auspicato che la recente sentenza su Oriol Junqueras potesse aprire a "nuove opportunità politiche". Tradotto, chiedeva di acquisire al più presto le sue credenziali di eurodeputato, con relativi diritti e immunità.
La vicenda
Il politico catalano aveva lasciato la Spagna a ottobre 2017, dopo il referendum per l'indipendenza della Catalogna. Il 25 marzo 2018 era stato arrestato in Germania poco dopo aver superato il confine, mentre era diretto in Belgio. È stato poi rilasciato su cauzione di 75mila euro, e per lui è anche caduta l'accusa di ribellione, ma è rimasta quella di presunta malversazione di fondi pubblici. Nel maggio scorso è stato eletto europarlamentare, ma per farlo sarebbe dovuto tornare in Spagna per giurare sulla Costituzione (come previsto dalla legislazione nazionale), rischiando così l'arresto: ora, come spiegato da El Mundo, con la sentenza Junqueras la situazione potrebbe cambiare.
La sentenza Junqueras
La Corte di giustizia dell'Unione europea ha stabilito che l'immunità per gli europarlamentari entra in vigore al momento della proclamazione dei risultati delle votazioni europee. Ecco perché lo scorso 19 dicembre ha chiesto alla Spagna di scarcerare il leader indipendentista Oriol Junqueras, anch'egli eletto al Parlamento europeo, per permettergli di giurare e assumere l'incarico. Se Madrid ritiene che la misura detentiva debba essere mantenuta, si legge nella decisione della Corte, "deve il prima possibile chiedere al Parlamento Ue di derogare all'immunità".
Situazione incerta
Come riporta l'Agi, Puigdemont non utilizzerà comunque la sua immunità appena acquisita per tornare in Spagna, perché il rischio di essere arrestato dalle autorità nazionali è ancora "troppo alto". In ogni caso, ha riferito alla stessa Agi di essere "pronto a incontrare Sanchez", il premier spagnolo, e di voler visitare la madre in Catalogna. Nei prossimi giorni, il leader separatista e Toni Comin riceveranno informazioni dai servizi parlamentari sul loro mandato e sui loro diritti finanziari, e poi verranno loro confermato lo status di parlamentari.