Cile, continuano le proteste nella capitale Santiago. VIDEO

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Da due mesi centinaia di persone manifestano a Plaza Italia contro il sistema economico del presidente Sebastián Piñera. Per Amnesty International la "repressione ordinata dal governo è stata durissima". E Airbnb ha dovuto ritirare il "tour nella rivoluzione"

Non accenna a placarsi la tensione in Cile dove, da due mesi, sono in corso delle proteste (FOTO) contro il sistema economico del presidente Sebastián Piñera.
Iniziate nella capitale Santiago lo scorso 14 ottobre, quando il governo aumentò di 30 pesos cileni (circa 0,036 euro) il biglietto di autobus e metropolitana, le proteste sono sfociate in occupazioni delle principali stazioni ferroviarie della città e scontri con la polizia nazionale. Le rivolte si sono presto estese ad altre città: Concepción, San Antonio e Valparaíso.

Dal 18 ottobre a Santiago del Cile è Stato di emergenza

Il 18 ottobre, Piñera ha annunciato lo stato di emergenza, autorizzando lo spiegamento delle forze dell'esercito nelle principali regioni per far rispettare l'ordine e ha invocato la Ley de Seguridad del Estado ("Legge sulla sicurezza dello Stato") contro dozzine di detenuti. Il 19 ottobre a Santiago, per la prima volta dal 1987 e dalla caduta del regime dittatoriale di Pinochet, è stato indetto uno stato di emergenza con coprifuoco.

Amnesty International: “Repressione durissima”

La repressione ordinata dal governo è stata durissima, al punto che Amnesty International, in un rapporto dello scorso novembre, ha affermato che “Le forze di sicurezza sotto il comando del presidente Sebastián Piñera – principalmente le forze armate e i carabineros (la polizia nazionale) – sono responsabili di attacchi generalizzati e dell’uso di una forza non necessaria ed eccessiva con l’obiettivo di colpire e punire i manifestanti. Migliaia di persone sono state torturate, sottoposte a maltrattamenti o ferite in modo grave”.

Cile, Airbnb ritira il “tour nella rivoluzione”

L’indignazione dei cittadini cileni ha costretto Airbnb a ritirare l’esperienza offerta nella sua piattaforma: 19mila pesos cileni, 22 euro, per due ore di tour “Vivere la rivoluzione” (comprensivo di bottiglietta d’acqua e occhiali protettivi) in Plaza Italia, la piazza di Santiago simbolo e cuore della protesta.
 

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