I fermati sono dell'Arabia Saudita: tre di loro avrebbero filmato l'attacco nella base aeronavale di Pensacola, dove un ufficiale saudita ha ucciso tre persone. Su Twitter l'aggressore aveva pubblicato un post contro gli Usa. Dal Pentagono stretta su allievi stranieri
Sei persone di origine saudita sono state arrestate per essere interrogate dopo la sparatoria, il 6 dicembre, nella base aeronavale di Pensacola, in Florida, dove un ufficiale saudita ha sparato e ucciso tre persone prima di essere colpito a morte a sua volta. Tre dei fermati, secondo quanto riporta il The New York Times, avrebbero filmato l'attacco. Le sei persone verranno ora interrogate su quanto accaduto. Prima di aprire il fuoco, l'ufficiale aveva pubblicato su Twitter un breve manifesto in cui definiva gli Stati Uniti "la nazione del male". Intanto il segretario alla difesa Mark Esper ha annunciato che il Pentagono riesaminerà le misure per il controllo degli studenti stranieri che si addestrano nelle basi Usa.
I tweet dell'aggressore
Da quanto si legge su Site, sito di monitoraggio del jihadismo online, il killer, identificato come Mohammed al-Shamrani, avrebbe scritto: "Sono contro il male e l'America nel suo insieme si è trasformata in una nazione malvagia". Nel post l'ufficiale avrebbe continuato spiegando "non sono contro di te semplicemente perché sei americano, non ti odio a causa delle tue libertà, ti odio perché ogni giorno supporti, finanzi e commetti crimini non solo contro i musulmani, ma anche contro l'umanità". In altri tweet dell'account che porta il suo nome, e di cui l'Fbi sta verificando identità, l'autore della strage non rivendica l'appartenenza ad alcun gruppo ma riporta una frase di Osama bin Laden, il defunto capo di Al-Qaida: "La sicurezza è un destino condiviso... Non sarai sicuro finché non la vivremo come realtà in Palestina e le truppe Usa non se ne saranno andate dalla nostra terra". In uno dei suoi ultimi post, invece, ha ritwittato il discorso di Trump a Gerusalemme nel 2017.
La sparatoria
L'episodio di violenza del 6 dicembre segue quello, un giorno prima, alla base di Pearl Harbor. Oltre alle tre vittime, nell'attacco a Pensacola sono rimaste ferite anche 8 persone, che sono state trasportate in ospedale. Nella base militare Usa sono impiegati 16mila militari e 7.400 civili. Il killer era membro della Saudi Air Force, il ramo dell'aviazione delle forze armate saudite, in addestramento negli Usa e frequentava la scuola di volo alla base in Florida. A oggi il dipartimento della Difesa americano ha 5181 studenti stranieri da 153 paesi, tra cui l'Italia. I sauditi sono 852.