Gli spari alla Naval Air Station di Pensacola. Morte tre persone oltre all'assalitore, ucciso dagli agenti. L'uomo era membro della Saudi Air Force, il ramo dell'aviazione delle forze armate saudite, in addestramento negli Usa
Dopo la sparatoria alla base di Pearl Harbour di un giorno fa, un nuovo episodio di violenza in una base della marina americana. Secondo quanto diffuso dai media statunitensi, e confermato dalla Us Navy, gli spari si sono verificati all’interno della Naval Air Station di Pensacola, in Florida. La Marina americana ha confermato la morte dell'assalitore e di altre tre persone. Ci sarebbero anche 11 persone ferite, che sono state trasportate in ospedale. Nella base militare Usa sono impiegati 16 mila militari e 7400 civili.
Il killer era nella Saudi Air Force
L'uomo che ha sparato era membro della Saudi Air Force, il ramo dell'aviazione delle forze armate saudite, in addestramento negli Usa. Lo ha rivelato il governatore della Florida, Ron DeSantis, aggiungendo: "Ovviamente ci saranno molte interrogativi sul fatto che questo individuo sia un cittadino straniero, che faccia parte dell'aeronautica saudita e che si formi qui sul nostro territorio", ha detto ai giornalisti.
La sparatoria a Pearl Harbour
L'episodio segue quello dell'altro ieri a Pearl Harbour, la storica base navale a 13 km da Honolulu, nelle Hawaii, dove un militare ha aperto il fuoco uccidendo due persone e ferendone una terza prima di togliersi la vita sparandosi alla testa.