Il consigliere della Casa Bianca Pat Cipollone: “Non risulta chiaro se al presidente sarà garantito un giusto processo”. Nel frattempo si apre la seconda fase dell’inchiesta sull’Ucrainagate che potrebbe portare a definire nel dettaglio le accuse contro Trump
La Casa Bianca non parteciperà alle audizioni della commissione Giustizia della Camera previste per mercoledì 4 dicembre nell’ambito dell’inchiesta che potrebbe portare all’impeachment del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Né lui né i suoi legali si presenteranno infatti al Congresso per quello che dallo staff del presidente viene considerato un processo ingiusto, scaturito dalle presunte pressioni di Trump sulle autorità ucraine affinché queste avviassero delle indagini sui suoi rivali politici (AMBASCIATORE USA IN UE: TRUMP VOLEVA PRESSIONI SU UCRAINA).
“Non è chiaro se sarà un processo corretto”
In una lettera al presidente della commissione, il democratico Jerrold Nadler, il consigliere della Casa Bianca Pat Cipollone ha spiegato in questi termini la decisione di bocciare la proposta avanzata il 26 novembre: “Non ci sentiamo di partecipare all'audizione dal momento che non sono stati ancora citati i testimoni e non risulta chiaro se la commissione Giustizia garantirà al presidente un giusto processo attraverso le audizioni”, ha detto Cipollone. Aggiungendo che, elemento “ancora più importante”, “l’invito ad aprire una discussione accademica con professori di legge non sembra dare al presidente l'idea che si voglia fare un processo corretto. Viste le attuali circostanze, non intendiamo partecipare all’audizione” (AMBASCIATORE USA A KIEV: ESISTEVA CANALE IRREGOLARE CON UCRAINA).
Al via la seconda fase dell'inchiesta
Quella che si apre il 3 dicembre alla commissione Giustizia della Camera è la seconda parte dell’inchiesta che punta a fare luce sulle presunte pressioni esercitate da Trump sull’Ucraina affinché Kiev avviasse alcune indagini sulla famiglia di Joe Biden, suo rivale politico. La prima fase dell’inchiesta che potrebbe portare all’impeachment del presidente Usa è cominciata alla commissione Intelligence, che ora dovrà approvare e consegnare ai colleghi della commissione Giustizia il rapporto conclusivo della sua indagine con il dettaglio delle accuse contro Trump. Il presidente della commissione Intelligence, Adam Schiff, è anche stato chiamato a testimoniare davanti alla commissione Giustizia, che dovrà poi mettere a punto gli articoli per la messa in stato di accusa del presidente (LA "TALPA" NON TESTIMONIERÀ).