Quattro delle vittime sono poliziotti. Il tasso di omicidi del Messico è aumentato del 2% nei primi 10 mesi della presidenza di Andrés Manuel López Obrador
È di almeno 14 morti il bilancio di un lungo scontro a fuoco tra le forze di sicurezza e i membri di un cartello della droga in Messico, a Villa Union, nello stato di Coahuila al confine con il Texas. Quattro delle vittime sono agenti di polizia. Altri sei agenti sono rimasti feriti ma le loro condizioni non sarebbero gravi e ci sarebbe un numero non specificato di "dispersi".
L'attacco agli uffici del governo locale
Il gruppo armato ha fatto irruzione in città con un convoglio di camion, attaccando gli uffici del governo locale. “Le forze di sicurezza rimarranno ora a presidiare Villa Union per diversi giorni”, ha detto il governatore dello Stato di Coahuila Miguel Angel Riquelme.
L'attacco è arrivato dopo l'avvertimento del leader messicano Andres Manuel Lopez Obrador di non consentire agli Stati Uniti di condurre operazioni armate oltreconfine contro i narcotrafficanti dopo che il presidente Donald Trump aveva definito "terroristi" i cartelli della droga in seguito alla strage di donne e bambini mormoni di origine statunitense.
Tasso di omicidi in Messico cresciuto del 2%
Il tasso di omicidi del Messico è aumentato del 2% nei primi 10 mesi della presidenza di Andrés Manuel López Obrador. Secondo le stime dei funzionari federali nel 2019 ci sono stati 29.414 omicidi, rispetto ai 28.869 dello stesso periodo del 2018.
Il massacro di novembre da parte di uomini armati del cartello di droga messicani di tre donne che detenevano la cittadinanza americana e sei dei loro figli hanno focalizzato l'attenzione mondiale sulla crescente violenza.