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Attentati Londra, torna paura sui ponti: i precedenti a London Bridge e Westminster Bridge

Mondo

Nel 2017 furono due gli attacchi avvenuti negli attraversamenti sul Tamigi. Il 3 giugno morirono 11 persone e ne rimasero ferite 48, il 22 marzo vi furono 6 morti e 49 feriti. Nel luglio 2005 la strage sulla metro e su un bus

Londra ripiomba nella paura. L’accoltellamento di oggi sul London Bridge (AGGIORNAMENTI - FOTO - VIDEO), conclusosi con l’intervento della polizia e l’uccisione del presunto assalitore, riporta a due attentati avvenuti sui ponti che attraversano il Tamigi nel 2017: quello della sera del 3 giugno, in cui morirono 11 persone e ne rimasero ferite 48, che ebbe luogo proprio sul London Bridge e quello di Westminster Bridge del 22 marzo con 6 morti e 49 feriti. Anche i fatti di oggi vengono trattati al momento da Scotland Yard come un caso di terrorismo. (FOTOSTORIA DELL'ATTACCO SUL LONDON BRIDGE - JOHNSON SUL LUOGO DELL'ATTACCO - L'ISIS RIVENDICA).

L’attentato del 3 giugno 2017 sul London Bridge

L’attacco terroristico del 3 giugno 2017 venne rivendicato dall’Isis. Quella sera, attorno alle 22 ora locale, tre uomini a bordo di un furgone prima investirono i pedoni sul marciapiede del London Bridge per poi schiantarsi contro un pub. I tre, armati di coltelli, proseguirono a piedi verso Borough Market, area affollata di bar e locali frequentata anche da molti turisti, accoltellando i passanti. Gli attentatori, che indossavano cinture esplosive false, vennero poi uccisi dalla polizia.

L’attentato del 22 marzo 2017 sul Westminster Bridge

Tre mesi prima, il 22 marzo 2017, un altro attentato si verificò sul ponte di Westminster. Poco dopo le 14.30, un cittadino britannico di fede islamica, si lanciò contro i pedoni a bordo di un suv. Dopo essersi schiantato contro il cancello del palazzo di Westminster, l’attentatore accoltellò a morte un agente di polizia. Poi venne ucciso da due poliziotti. Tra i feriti anche due italiani.

Gli attentati del 7 luglio 2005 sulla metro di Londra

Gli attentati, con il maggior numero di vittime, risalgono invece al 7 luglio del 2005, quando quattro autobombe esplosero in tre punti diversi della metropolitana di Londra durante l'ora di punta e su un autobus a due piani: 56 le vittime, tra cui un'italiana, compresi i 4 attentatori suicidi, e circa 700 i feriti. Due settimane dopo, quattro uomini fallirono una serie di attentati simili nelle modalità e negli obiettivi a quelli del 7 luglio.

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