A causa del conflitto e dei bombardamenti a Tripoli e nelle aree vicine, sono in molti a partire. Malta ha soccorso un barcone con a bordo 70 persone, mentre altre 90 sono state raccolte dalla guardia costiera libica. Tra ieri e oggi, tre sbarchi a Lampedusa
Tornano a intensificarsi le partenze dei migranti dalla Libia in questi giorni, soprattutto a causa dell’intensificarsi della guerra nel Paese e dei bombardamenti su Tripoli e sulle aree vicine. L'Oim conta nel giro di 48 ore almeno nove imbarcazioni con oltre 600 migranti partite dalla Libia, e fa sapere che stamattina sulla costa di Khums sono stati trovati almeno sei corpi, mentre altre 90 persone sono state raccolte dalla guardia costiera libica. Sempre stamattina, ha fatto sapere Alarm Phone, le autorità maltesi hanno soccorso un barcone con a bordo 70 persone, anche bambini. Al momento sono tre le navi delle organizzazioni umanitarie in cerca di un "porto sicuro”, con 367 persone salvate solo negli ultimi due giorni. Duecentoquindici - salvate in tre diversi interventi - sono sulla "Ocean Viking", la nave gestita da Sos Mediterranee e Medici senza frontiere; 73 sulla Open Arms e 79 sulla Aita Mari, delle omonime Ong spagnole. In Italia, intanto, tra ieri ed oggi, tre sbarchi si sono verificati a Lampedusa (125 arrivati) e oltre 40 migranti sono stati salvati al largo di Santa Maria di Leuca.
Più di 40 persone sbarcate a Santa Maria di Leuca
In giornata più di 40 migranti sono stati abbandonati su un gommone al largo di Santa Maria di Leuca. Si tratta di 27 uomini, 6 donne e 11 minori accompagnati appartenenti a 5 nuclei familiari di nazionalità curdo-irachena, curdoiraniana, turca e uzbeka. Sono stati intercettati dalla Capitaneria di Porto che, insieme a Guardia di Finanza e Carabinieri, ha provveduto a farli sbarcare a Santa Maria di Leuca. Le famiglie in fuga sono state accolte e assistite dal personale militare, raggiunto dagli amministratori del Comune di Castrignano del Capo, che ha fornito ulteriore supporto e cibo.
L’ultimo sbarco a Lampedusa: 37 persone
L’ultimo sbarco avvenuto a Lampedusa ha visto l’arrivo di 37 migranti in tutto, tra cui tre donne, approdati in nottata con un barcone a Cala palme, dentro il porto dell'isola. Sono stati fermati dalla guardia di finanza e dai carabinieri e accompagnati all'interno del centro di accoglienza hot spot dell'isola, dove si trovavano altre persone arrivate in precedenza.
In 31 arrivati su barca a vela a largo di Crotone
Una barca a vela con a bordo 33 persone, 31 dei quali migranti, è stata intercettata dalla sezione operativa di Crotone del Reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia della Guardia di finanza al largo di Capo Cimiti. Fermati due sospetti scafisti di nazionalità russa che erano a bordo. Ad avvistare l'imbarcazione è stato l'equipaggio di un guardacoste in servizio di pattugliamento che, avvicinatosi al veliero, ha notato che il natante procedeva con i fanali di navigazione spenti per poi accenderli alla vita della Finanza. I militari hanno abbordato l'imbarcazione, battente bandiera Usa, individuando i due presunti scafisti e 31 migranti sotto coperta tra cui due donne e diversi minori di etnia curdo-irakena e curdo-iraniana. Il veliero è stato condotto nel porto di Crotone. Gli scafisti avrebbero caricato i migranti a Bodrum (Turchia) navigando 6 giorni nel tentativo di raggiungere le coste italiane di notte. I migranti sono stati portati nel Centro di prima accoglienza di Isola Capo Rizzuto.
Oim: “Preoccupati per la sicurezza dei migranti”
Federico Soda, capo missione di Oim Libia, si dice "profondamente preoccupato per la sicurezza dei migranti che sono vulnerabili agli scontri, al traffico ed agli abusi mentre le condizioni di sicurezza si deteriorano ulteriormente. La Libia non è un porto sicuro; c'è bisogno di un meccanismo certo di sbarco per le persone che fuggono dalla violenza e dagli abusi”.
Tunisia soccorre 43 sub-sahariani
La guardia costiera tunisina ha invece tratto in salvo ieri 43 migranti di vari Paesi sub-sahariani a bordo di un'imbarcazione rimasta senza carburante a 10 miglia dal porto di Houmet Essouk, nell'isola di Djerba in Tunisia. Lo ha dichiarato Rachid Bouzidi, portavoce del distretto Sud della Guardia costiera di Tunisi precisando che la nave sulla quale viaggiavano aveva lasciato le coste libiche lunedì scorso per raggiungere le coste italiane. l'Italia. Secondo la stessa fonte si tratta in particolare di 23 etiopi, 15 eritrei e 5 somali, di età tra i 16 e i 40 anni, tra cui 11 donne. I migranti sono stati trasferiti al centro di accoglienza di Zarzis, dove la Mezzaluna rossa tunisina ha fornito loro il supporto necessario, mentre per un etiope in precarie condizioni di salute è stato necessario il ricovero all'ospedale regionale di Djerba.