Open Arms soccorre 73 migranti al largo della Libia: alcuni hanno ferite da arma da fuoco

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L’Ong spagnola è intervenuta per una barca alla deriva all’alba di giovedì. Tra le persone soccorse sono riportati casi di ferite da arma da fuoco e ipotermia grave. Due volontari di Emergency confermano: “Tanti minori viaggiavano completamente soli”

All’alba di giovedì 21 novembre l’Ong spagnola Open Arms ha soccorso al largo della Libia una barca alla deriva con 73 persone a bordo. Lo ha riferito la stessa organizzazione su Twitter, spiegando che tra i migranti ci sono anche “24 minori soli”. I volontari riportano anche che tra le persone salvate si registrano “casi di shock traumatico, ustioni di secondo e terzo grado, ferite da armi da fuoco, ipotermia grave, disidratazione” (LO SPECIALE MIGRANTI).

L’intervento dell’Ong

Il salvataggio è avvenuto a circa 50 miglia a Nord di Az Zawiya, in Libia. Open Arms ha dichiarato che sul natante ci sono “69 uomini, quattro donne, due bimbi di 4 e 3 anni e 24 minori”. A confermare che sull’imbarcazione dell’Ong ci sono al momento “tanti minori che viaggiavano completamente soli” sono stati anche due volontari di Emergency, Gabriella e Ahmed, rispettivamente infermiera e mediatore culturale, che si trovano a bordo del mezzo di Open Arms. Mercoledì Alarm Phone, l'associazione che supporta chi attraversa il Mediterraneo, ha riferito di 67 persone morte a seguito di un altro naufragio al largo della Libia, mentre 30 sarebbero state tratte in salvo.

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