La polizia ha fatto irruzione nel Polytechnic University di Kowloon dove sono asserragliati circa 200 manifestanti pro-democrazia. Subito dopo si sono sentite delle esplosioni
Il blitz è scattato poco prima dell'alba di lunedì, ora di Hong Kong. La polizia ha fatto irruzione nel Polytechnic University di Kowloon dove sono asserragliati circa 200 manifestanti pro-democrazia. Secondo quanto riferito dalla Bbc all'interno del campus si vedono incendi alimentati da piccole esplosioni.
Il blitz della polizia all'interno del Politecnico
Fino al momento del blitz le forze dell'ordine si erano limitate a bersagliare gli studenti all'esterno del campus con gas lacrimogeni e idranti. Scaduto l'ultimatum, la polizia ha eretto attorno al Politecnico un cordone per impedire che i manifestanti riuscissero ad allontanarsi. Poi è scattata l'operazione. Cecchini della polizia hanno sparato gas lacrimogeni dall'edificio del museo che si trova di fronte all’università mentre agenti anti-sommossa correvano all'interno. Gli studenti hanno dato fuoco a un ingresso del Politecnico per cercare di rallentare l'attacco.
Tensione alta da settimane
La tensione a Hong Kong è alta da settimane. Nell'ex colonia britannica non si placano le proteste, con nuovi scontri tra la polizia e i manifestanti (FOTO). Gli agenti, in particolare, hanno utilizzato cannoni ad acqua e lacrimogeni per cercare di disperdere la protesta vicino all’università (VIDEO). Gli attivisti hanno appiccato incendi per frenare l’avanzata dei poliziotti. I manifestanti, secondo i media locali, hanno anche occupato un cavalcavia e un veicolo blindato della polizia è andato in fiamme (I MOTIVI DELLE PROTESTE).
La protesta intorno all’università, tra incendi, gas lacrimogeni e frecce
Tra le zone in cui si è concentrata la protesta c’è la Polytechnic University. La struttura è ormai sotto assedio: la polizia, infatti, ha circondato l’area tagliando le possibili vie di fuga. Con un messaggio su Facebook, poi, ha intimato a tutti gli occupanti di lasciare il campus dall'uscita nord al Lee Shau Kee Building, “seguendo gli ordini degli agenti”. In risposta i manifestanti, quasi tutti studenti, hanno appiccato incendi sui ponti di accesso all'ateneo per cercare di frenare l'avanzata delle forze dell'ordine. Nelle immagini dei media locali si vedono fiamme arancioni anche sul ponte pedonale che taglia la carreggiata di ingresso al Cross-Harbour Tunnel. La polizia, nel tentativo di disperdere la protesta, ha utilizzato i cannoni ad acqua. Alcuni agenti hanno lanciato anche gas lacrimogeni. Le autorità hanno reso noto che, durante gli scontri con i manifestanti, un poliziotto è stato colpito a una gamba da una freccia. La polizia, in una conferenza stampa, ha minacciato il ricorso ai "colpi di arma da fuoco" se gli agenti dovessero continuare a misurarsi con manifestanti che hanno "armi letali".
Lunedì scuole chiuse
Intanto, a causa dei disordini, le scuole a Hong Kong rimarranno chiuse anche lunedì. L'Ufficio per l'Istruzione ha fatto sapere che tutte le lezioni, dalla scuola materna fino alla scuola superiore, sono sospese per motivi di sicurezza. Il provvedimento era già stato preso per i giorni scorsi, a partire da giovedì, dopo che erano arrivate critiche per non aver deciso prima la chiusura degli istituti. Molti studenti si sono uniti alla protesta, in alcuni casi anche giovanissimi: sono stati arrestati, infatti, anche alcuni ragazzi di 12 anni.