Gilet gialli, a Parigi scontri con la polizia alla vigilia dell'anniversario del movimento

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In vista dell'anniversario delle prime proteste, le frange più violente del movimento hanno dato vita a tafferugli e disordini in Place d'Italie, Bastille e Les Halles: lacrimogeni, devastazioni, roghi e un tentativo di blocco sulla tangenziale della capitale

Un sabato di scontri e tensioni a Parigi tra gilet gialli e polizia, alla vigilia del primo anniversario dall’inizio della protesta del movimento. I gilet gialli erano quasi scomparsi nelle ultime settimane, a parte qualche corteo in provincia. L'appuntamento era per l'anniversario (che ricorre nella giornata del 17 novembre) ma ad essere protagonisti sono stati i black bloc. La polizia definisce ormai questa frangia incontrollabile gli "ultrà gialli", ex gilet ormai radicalizzati.

La giornata di scontri

La giornata è iniziata in tarda mattinata, quando i manifestanti (qualche migliaio di persone) si sono presentati nella zona vietata degli Champs-Elysees e alla partenza del corteo autorizzato, a Place d'Italie, sono scoppiati subito alcuni tafferugli con la polizia. Si sono registrate fiamme su barricate e transenne, oltre a un tentativo di blocco, con sgombero della polizia, sul peripherique, la tangenziale di Parigi (GILET GIALLI, UN ANNO DOPO). La piazza è stata poi evacuata dalla polizia ed è tornata la calma. Altri scontri si sono registrati anche a Place de la Bastille, dove un corteo di gilet gialli proveniente da Montmartre ha cercato di raggiungere la manifestazione autorizzata dalla prefettura a Place d'Italie. Quest'ultimo corteo, però, è stato vietato in extremis. I manifestanti allora hanno bersagliato con sassi e oggetti la polizia, cercando di impedire l'intervento dei pompieri. Gli agenti hanno risposto con un fitto lancio di lacrimogeni.

Scontri anche in serata

In serata, il bilancio è di 124 persone fermate dalla polizia. In piazza, secondo la prefettura, ci sono soprattutto gli "ultrà jaunes", i gilet gialli che si sono "radicalizzati" e ripetono ora le gesta che erano inizialmente dei black bloc. In serata poi, coda di tensione con diverse aggressioni e azioni violente nel quartiere di Les Halles, affollatissimo soprattutto nel centro commerciale. Cassonetti incendiati, lancio di oggetti contro la polizia e lacrimogeni hanno scatenato un movimento di panico tra la folla. Una seconda giornata di "celebrazioni" è prevista per domenica, con la polizia che ha già annunciato il divieto di manifestare agli Champs-Elysées.

Macron preoccupato

Nel pomeriggio, in una conferenza stampa e via radio e tv, il prefetto di Parigi, Didier Lallement, aveva lanciato un appello per invitare "tutti i manifestanti che sono in buona fede a lasciare la piazza". Il prefetto, dopo gli scontri e i roghi, ha precisato che la polizia avrebbe "agito in modo molto deciso, arrestando tutti quelli che lanciano sassi o sono a volto coperto". Poco dopo la piazza si è svuotata. Il presidente Emmanuel Macron, ha fatto sapere l'Eliseo, ha seguito "con attenzione quanto accade a Parigi".

Due agenti costretti a rifugiarsi in una tintoria

Durante gli scontri, due poliziotti, inseguiti da manifestanti con il volto coperto, sono stati costretti a rifugiarsi in una tintoria a boulevard Beaumarchais, non lontano da place de la Bastille. Solo l'arrivo dei rinforzi li ha sottratti ai manifestanti, che hanno sfondato le porte della tintoria utilizzando delle transenne da cantiere come ariete. L'episodio è stato filmato. Al momento in cui i due agenti si sono rifugiati nella tintoria, erano presenti nel locale alcuni clienti. Alcuni manifestanti, soprattutto i responsabili del servizio sanitario "street-medic", hanno tentato di opporsi all'assalto contro la tintoria - secondo una giornalista presente - ma i poliziotti sono riusciti ad uscire soltanto dopo l'arrivo dei loro colleghi in rinforzo.

Devastazioni in varie zone di Parigi

I manifestanti nel corso degli scontri hanno acceso roghi, dando alle fiamme auto e scooter, arredi urbani, transenne di cantiere, cassonetti e assi di legno. Ma si sono abbandonati anche a devastazioni e saccheggi di agenzie di banca - particolarmente gravi in un'agenzia HSBC - e alla distruzione di pensiline. I pompieri che tentavano di spegnere i roghi a Place d'Italie hanno subito una pioggia di sampietrini. Gruppi di manifestanti più pacifici si sono opposti, intonando poi a più riprese lo slogan "i pompieri con noi". Più calma invece la situazione in provincia. A fine giornata il ministero dell'Interno ha reso noto che i manifestanti scesi in piazza oggi sono stati 28mila, di cui 4700 a Parigi.

Un anno fa l'inizio delle proteste

Un anno fa al centro delle proteste c'era soprattutto il piano per aumentare le tasse sui carburanti in Francia, ma anche le critiche per la diminuzione della velocità sulle strade statali, l’incremento dei controlli e dei pedaggi, l’inasprimento dei requisiti per i collaudi. Poi il malumore si è allargato a una più generale critica al governo per il costo della vita e il calo del potere d’acquisto. Il 17 novembre del 2018, la protesta è passata dai social alla strada con il cosiddetto "Atto primo". La manifestazione di un anno fa portò in piazza circa 280mila francesi. I mesi successivi sono stati segnati dalle violenze, con un bilancio di 2.400 manifestanti e 1.800 agenti feriti. Inoltre sono state 11 le persone morte per incidenti a margine dei cortei.

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