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Hong Kong, manifestanti bruciano la bandiera cinese. VIDEO

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L'episodio è avvenuto nel distretto di Tsim Sha Tsui, fuori al Politecnico. Pechino chiede un urgente ritorno all'ordine e l'applicazione del principio "Un Paese, due sistemi"

Proeguono le proteste a Hong Kong contro il governo. Gli studenti si sono barricati nelle università e hanno chiuso le strade principali. La polizia ha continuato a usare gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Questo filmato, girato dall'agenzia locale Eyepress News e diffuso dal portale Storyful, mostra un gruppo di manifestanti riuniti in mezzo a una strada nel distretto di Tsim Sha Tsui, fuori dal Politecnico di Hong Kong. I ragazzi danno alle fiamme la bandiera cinese, esultando e sbandierando la bandiera di Hong Kong. In un'altra parte della città, un uomo di 70 anni è morto in ospedale a causa di ferite alla testa subite da un mattone dopo essere stato coinvolto in uno scontro tra manifestanti anti e pro-governo.

Pechino: "Urgente riportare l'ordine"

Il compito più urgente per Hong Kong al momento è quello "di porre fine alla violenza e al caos e di restaurare l'ordine": a dirlo il presidente cinese Xi Jinping da Brasilia, dove partecipava al vertice dei Brics. I persistenti "atti criminali" commessi a Hong Kong "hanno calpestato gravemente lo stato di diritto e l'ordine sociale" - ha detto Xi - compromettendo prosperità e stabilità". Il leader cinese ha assicurato che Pechino "continuerà a sostenere con fermezza" la governatrice Carrie Lam nella guida della regione, l'azione della polizia e la magistratura "nella punizione dei criminali violenti". La sospensione delle lezioni scolastiche a Hong Kong intanto è stata prorogata fino a lunedì in considerazione delle condizioni ancora precarie sulla sicurezza, così come annunciato dall'Ufficio per l'Educazione dell'ex colonia.

Cinque mesi di proteste

Iniziate a giugno contro la legge sulle estradizioni in Cina, le proteste sono diventate un movimento di massa per chiedere riforme democratiche, a partire dal suffragio universale, con punte sempre più violente di alcune frange visto lo stallo del dialogo. Il principio "un Paese, due sistemi" citato dal presidente Xi è il modello che regola i rapporti tra l'ex colonia britannica e la Cina dal passaggio del 1997 della città da Londra a Pechino.  

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