Il campo petrolifero, le cui riserve sono stimate in oltre 50 miliardi di barili, si trova nella provincia meridionale del Khuzestan. Attualmente l'Iran detiene le quarte riserve mondiali di petrolio e le seconde di gas naturale
Un nuovo giacimento petrolifero da 50 miliardi di barili nella provincia iraniana di Khuzestan. Un nuovo campo petrolifero che potrebbe diventare il secondo più grande dell’Iran dopo quello di Ahvaz che contiene 65 miliardi di barili. Pozzi che farebbero aumentare di un terzo le riserve di petrolio greggio del Paese che, al momento, afferma di disporre di circa 150 miliardi di barili.
Ad annunciare la scoperta il presidente Rohani
Ad annunciare la scoperta il presidente Hassan Rohani durante la sua visita nella città di Yazd. "Voglio dire alla Casa Bianca” ha dichiarato Rohani “che nei giorni in cui sanziona le vendite di petrolio iraniano, i lavoratori di questo Paese e i suoi ingegneri sono stati in grado di scoprire 53 miliardi di barili di greggio".
Iran duramente colpito da sanzioni degli Stati Uniti
Attualmente l'Iran detiene le quarte riserve mondiali di petrolio e le seconde di gas naturale. L'industria energetica di Teheran è stata duramente colpita dalle sanzioni statunitensi dopo il collasso dell'accordo sul nucleare. Il paese, in recessione dal 2018, ha visto il proprio pil diminuire del 9,5% nel 2019. Inoltre, le prospettive di un accordo commerciale tra la Cina e gli Stati Uniti di Donald Trump, hanno fatto scivolare il prezzo del barile di petrolio sotto i 62 dollari.
Il petrolio costituisce il 40% circa delle entrare dello Stato iraniano. Teheran, nel 2017, esportava 2,1 milioni di barili di petrolio al giorno e ora, in seguito alle sanzioni imposte dal presidente americano Donald Trump, ha visto precipitare le proprie esportazioni. Nel 2018, sono scese a 103,2 miliardi di dollari e a 60,3 miliardi di dollari quest'anno. E caleranno ancora di altri 5 miliardi di dollari nel 2020, secondo le previsioni dell'Fmi.