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Usa, due ex dipendenti di Twitter accusati di essere “spie dell’Arabia Saudita”

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Il Dipartimento di giustizia statunitense ha formalmente incriminato i due: secondo i capi di imputazione, erano spie al servizio di Riad e avevano il compito di raccogliere informazioni dagli account di dissidenti e critici

Il Dipartimento di giustizia statunitense ha formalmente incriminato due ex dipendenti di Twitter con l'accusa di essere spie al servizio dell'Arabia Saudita. Secondo i capi di imputazione i due avevano il compito di raccogliere informazioni sugli account di alcuni dissidenti o critici di Riad. È la prima volta che le autorità federali americane accusano pubblicamente di spionaggio l’Arabia Saudita, uno dei principali alleati nel Medio Oriente e del mondo arabo (IL SUPPORTO DI TRUMP A RIAD PER L'ATTACCO ALLE RAFFINERIE).

I profili violati

Tra i profili violati ci sarebbe anche quello di Omar Abdulazizi, una delle persone più vicine a Jamal Khashoggi, il dissidente e giornalista del Washington Post assassinato ad Istanbul da agenti sauditi secondo le accuse legati al principe ereditario Mohammed bin Salman. Il caso ha fatto riesplodere la polemica sulla privacy e sulla protezione dei dati personali da parte dei social media, da Twitter a Facebook. I numeri forniti dal Dipartimento di giustizia americano indicano come solo nel 2015 i due ex dipendenti di Twitter, agendo su ordine di Riad, avrebbero avuto accesso alle informazioni di oltre 6mila account (WP: DA RIAD SOLDI A FIGLI KHASHOGGI).

Solo una persona arrestata

Solo uno dei due incriminati, Ahmad Abouammo, cittadino americano, è stato arrestato, mentre il secondo, Ali Alzabarah, cittadino saudita, è sfuggito alla cattura perché probabilmente ha lasciato il Paese. Secondo gli inquirenti, poi, un terzo individuo, Ahmed Almutairi, cittadino saudita, avrebbe agito da intermediario tra i funzionari di Riad e i due ex dipendenti di Twitter. Anche lui è accusato di spionaggio e anche lui sarebbe fuggito in Arabia Saudita. "I due ex dipendenti hanno minato i sistemi interni di Twitter violando le informazioni di migliaia di utenti", afferma il Dipartimento di giustizia americano, aggiungendo come "non sarà più permesso alle società americane di diventare strumenti in mano a Paesi stranieri che praticano una politica di repressione delle voci critiche in violazione delle leggi federali degli Stati Uniti" (NYT: BIN SALMAN AVEVA TEAM SEGRETO CONTRO DISSIDENTI).

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