Lo straziante addio dei migranti morti soffocati nel camion bloccato mercoledì scorso in una zona industriale dell’Essex, vicino a Londra. Altre due persone sono state arrestate per sospetta complicità in traffico di esseri umani
“Mi dispiace mamma. Il mio viaggio all'estero non è andato bene. Ti amo così tanto! Sto morendo perché non posso respirare". Sono carichi di disperazione gli ultimi sms inviati dal “tir della morte” sbarcato nel Regno Unito dal Belgio nei giorni scorsi (FOTO). Nel container frigorifero del camion sono stati ritrovati i cadaveri di 39 migranti asiatici. Tra i messaggi, riportati da gran parte della stampa britannica, c'è anche quello scritto martedì sera da Pham Thi Tra' My, una 26enne vietnamita, a sua madre. Non erano infatti solo cinesi le vittime del tir, a differenza di quanto annunciato in un primo momento dalla polizia britannica. E non sono morte tutte in silenzio, senza lasciare un'ultima, drammatica testimonianza dell'ennesima strage di migranti.
Il viaggio dell'orrore
Il messaggio più straziante rimbalza dal Vietnam, dove i genitori di una ragazza poco più che ventenne si dicono convinti che la loro figlia fosse una delle 39 persone - 31 uomini e 8 donne - ritrovate senza vita nel container frigorifero di quel maledetto camion approdato a Purfleet, alla foce del Tamigi, in arrivo dal Belgio. Tappa finale di uno dei tanti viaggi infernali organizzati da reti di trafficanti di esseri umani che anche in Occidente lucrano sulla disperazione dell'immigrazione clandestina.
I messaggi d'addio
Almeno tre famiglie vietnamite, appreso dell'accaduto, hanno denunciato d'altronde il tragico sospetto di aver perso dei loro cari nell'oscurità di quel rimorchio. Due, a quanto riferiscono il Guardian e la Bbc, hanno fatto sapere di aver ricevuto giusto martedì messaggi di un figlio 26enne e di una figlia 19enne che scrivevano di essere sul punto di salire a bordo di "un container" in Belgio e di dover "spegnere il telefonino" per evitare di poter essere individuati ai controlli di confine. Ma il racconto più terribile, in presa diretta, è quello dei genitori di Pham Thi Tra' My, una giovane di 26 anni che il cellulare evidentemente a un certo punto deve averlo riacceso. I suoi messaggi risalgono a poco dopo le 22 di martedì, orario britannico: quando il container, stando alle indagini, era in navigazione su un ferry nel Mare del Nord fra Zeerbrugge e Purfleet. Messaggi d'addio destinati alla madre, con la spaventosa consapevolezza di una morte imminente. Dalle indagini si è scoperto che Pham s'era messa in mano a trafficanti locali già in patria, pur di partire. Per poi raggiungere la provincia cinese di Ha Tinh, uno degli snodi del moderno schiavismo d'esseri umani in Asia, e da qui la Francia e il Belgio.
Altri due arresti
Nella giornata di venerdì altre due persone sono state arrestate per sospetta complicità in traffico di esseri umani. I due sono residenti entrambi a Warrington, nel Cheshire (Inghilterra). Prima di loro era stato arrestato pure l'autista nordirlandese del tir, Mo Robinson, di 25 anni.