Brexit, Juncker: "Trovato accordo, è equo e bilanciato". Johnson: "Ora Parlamento lo voti"

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Fumata bianca da Bruxelles sull'intesa. Potrebbero esserci ancora i margini per un divorzio il 31 ottobre. I leader degli unionisti in mattinata avevano detto di non poter dare sostegno a "ciò che viene suggerito riguardo alle questioni doganali". Vola la sterlina

Fumata bianca a Bruxelles sull'accordo per la Brexit (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI: DIRETTA). Lo rende noto il portavoce della Commissione Ue. "Dove c'è volontà c'è accordo e noi lo abbiamo", ha twittato il presidente della Commissione Juncker. È un accordo "bilanciato ed equo per l'Ue e Gb e testimonia il nostro impegno a trovare soluzioni. Raccomando che il Consiglio Europeo faccia sua l'intesa". Il premier conservatore britannico Boris Johnson ha confermato a sua volta via Twitter l'annuncio di Juncker. "Abbiamo un grande nuovo accordo - sottolinea Johnson -, che ci restituirà il controllo" del nostro Paese. "Ora il Parlamento deve lasciare che la Brexit sia fatta", prosegue, confermando che il voto di Westminster vi sarà sabato durante una seduta straordinaria. "#GetBrexitDone", conclude il primo ministro con un suo slogan. Ci dovrebbero essere dunque i margini per un'uscita del Regno Unito il 31 ottobre. Dopo l'intesa, accelerano le Borse europee. Milano avanza dello 0,9% e Londra sale dello 0,58% mentre vola la sterlina che inverte la rotta e guadagna lo 0,5% sull'euro a 1,1626.

L'ostacolo dei nazionalisti nordirlandesi

In mattinata l'intesa aveva incontrato un altro ostacolo: la leader unionista del Democratic Unionist Party (Dup, nazionalisti nordirlandesi) Arlene Foster e il suo vice Nigel Dodds hanno reso noto di non poter dare il loro sostegno all'ipotesi di accordo su cui stanno lavorando il governo di Boris Johnson e la Commissione Ue. "Allo stato attuale non possiamo appoggiare ciò che viene suggerito riguardo alle questioni doganali e del consent (dell'assemblea locale dell'Irlanda del Nord sull'intesa relativa ai confini irlandesi, ndr), e manca chiarezza sull'Iva", fanno sapere Foster e Dodds su Twitter (IL DISCORSO DELLA REGINA ELISABETTA SULLA BREXIT).

Il nodo del consent

Il nodo irrisolto più serio, fra quelli indicati dagli unionisti, riguarda il meccanismo del consent preteso da Belfast sulla durata della soluzione concordata a garanzia del confine aperto irlandese: tema su cui l'Ue avrebbe già fatto concessioni, accettando di fatto un potere di veto differito per l'assemblea locale nordirlandese, ma a maggioranza assoluta e non solo per l'eventuale no di un singolo partito comunitario come il Dup.

Dup: "Cercheremo un accordo ragionevole"

Secondo quanto riferito dai leader del Dup, la volontà è quella di continuare "a lavorare con il governo per cercare di arrivare a un accordo ragionevole che funzioni per l'Irlanda del Nord e tuteli l'integrità economica e costituzionale del Regno Unito". 

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