Ankara pronta a invadere il nord dello stato dilaniato da otto anni di guerra. Il 7 agosto ci fu un accordo con gli Stati Uniti per creare una zona cuscinetto nel Rojava. I curdi: "La Turchia ha rotto il patto, siamo pronti a combatterla"
Con il via libera degli Stati Uniti, la Turchia sta per invadere il nord della Siria. La decisione arriva dopo una telefonata tra Trump e Erdogan, ma un altro accordo, lo scorso 7 agosto, aveva creato un’area cuscinetto nell'area in questione.
L’accordo per la zona cuscinetto
Al termine di un lungo negoziato, il 7 agosto scorso, Washington e Ankara avevano raggiunto un’intesa per la costituzione di una safe zone nel nord della Siria. L'area “tampone” prevista nell'accordo è larga 30-32 e lunga 480 chilometri, che si sviluppano sul territorio siriano lungo il confine turco a partire dalla riva Est del fiume Eufrate fino al confine con l'Iraq. Su quest’area, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha preteso il controllo da parte della Turchia con due obiettivi: sia per eliminare le postazioni dello Ypg, l’Unità di protezione popolare dei curdi, ma anche per creare un corridoio in cui ricollocare il maggior numero possibile dei 3,6 milioni di profughi siriani presenti in Turchia.
I pattugliamenti sulla safe zone
L'intesa raggiunta prevede anche turni di pattugliamento e di ricognizione congiunti, tramite mezzi terrestri, droni ed elicotteri e la possibilità per gli aerei F-16 di Ankara di sorvolare lo spazio aereo siriano. Lo scorso 8 settembre turni di pattugliamento da parte delle due forze armate sono stati effettivamente realizzati, mentre nelle scorse due settimane gli F-16 turchi hanno ripetutamente sorvolato lo spazio aereo siriano.
La questione del Rojava
Le Forze democratiche siriane (Sdf), milizie a maggioranza curda che hanno affiancato l'esercito americano nella lotta all'Isis nel nord della Siria, dichiarano ora di essere pronte a scontrarsi con l'esercito turco. "Se la Turchia rompe i patti siamo pronti alla guerra e a difendere i diritti del nostro popolo", si legge nel comunicato diffuso dall'agenzia curda Anha, emesso dal comando militare del Rojava, area a maggioranza curda amministrata dai curdi siriani dello Ypg che Ankara è decisa a cacciare dall'Est del fiume Eufrate. Nel comunicato, i curdi invitano la Turchia a rispettare l'accordo Usa-Turchia del 7 agosto per la creazione di una safe zone. "Siamo pronti a combattere nel caso intervengano mentre sono ancora in vigore gli accordi. Combatteremo per garantire la serenità e la sicurezza della regione ed evitare che i civili vengano colpiti" ribadiscono le Forze democratiche siriane.