“Isis sconfitto in Siria”: dopo la Casa Bianca, la conferma delle Forze democratiche

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Il Califfato “è stato spazzato via dalla Siria”, è “al 100% eliminato”, aveva detto ieri un portavoce di Washington. Poi anche Trump aveva parlato della sconfitta definitiva. Oggi le Sdf confermano “la totale eliminazione”. Ma i combattimenti sarebbero ancora in corso

L’Isis è stato sconfitto in Siria e il Paese è stato liberato. Ad annunciarlo, ieri, era stata la Casa Bianca. Oggi, poi, è arrivata la conferma delle Sdf, le Forze democratiche siriane. Lo Stato islamico, hanno dichiarato, è stato sconfitto anche nell'ultima roccaforte nell'est del Paese, Baghouz. Per celebrare la vittoria, membri delle forze filo-Usa a guida curda hanno issato bandiere gialle. Ma i combattimenti, dicono alcune fonti, stanno continuando.

L’annuncio della Casa Bianca: Isis “al 100% eliminato”

“Il Califfato di Abu Bakr al Baghdadi è stato spazzato via dalla Siria”, è “al 100% eliminato”, aveva detto ieri un portavoce della Casa Bianca citando le informazioni ricevute dal Pentagono. Della definitiva sconfitta dell’Isis, poi, aveva parlato anche il presidente Donald Trump. In viaggio verso la sua residenza in Florida per il fine settimana, il tycoon era tornato a far vedere una mappa che mostra l'estensione del Califfato fino a un anno fa e la situazione attuale in cui, di fatto, non ci sarebbe nulla di più che qualche piccola sacca di resistenza.

Sdf: “Totale eliminazione del Califfato”

Oggi, invece, è arrivata la conferma delle Sdf, le milizie curde appoggiate dagli Stati Uniti. “Le Forze democratiche siriane dichiarano la totale eliminazione del cosiddetto Califfato e la sconfitta territoriale al 100% dell'Isis. In questo giorno unico, commemoriamo migliaia di martiri i cui sforzi hanno reso possibile la vittoria”, ha scritto su Twitter il portavoce Mustafa Bali. Le Sdf, quindi, hanno dichiarato la fine della battaglia contro lo Stato Islamico, che nel suo momento migliore occupava buona parte di Siria e Iraq: “Tutti i territori in Siria sono ora liberi dai combattenti dell’Isis”.

Ma i combattimenti continuano

Dalla Siria, però, già dopo l’annuncio della Casa Bianca sono arrivate notizie di altri combattimenti. Jihadisti dell'Isis rimangono operativi nella valle siriana dell'Eufrate, ha fatto sapere l'Osservatorio nazionale siriano per i diritti umani (Ondus), che monitora da anni le violenze in Siria e che si avvale di una fitta rete di fonti sul terreno. Secondo l'Osservatorio, si è persa traccia di numerosi miliziani dell'Isis fuggiti nelle ultime 48 ore dalla pianura di Baghuz, da febbraio teatro dell'offensiva curdo-americana. Molti di questi miliziani, continua l'Ondus, sono fuggiti verso il fiume Eufrate e nelle vicine colline a sud di Baghuz. Ma combattimenti sarebbero ancora in corso anche a Baghuz: i caccia della coalizione internazionale starebbero bombardato le posizioni dove ancora resistono combattenti jihadisti, mentre le Forze democratiche siriane si starebbero violentemente scontrando con gli ultimi avversari.

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