Le infiammazioni polmonari da svapo si moltiplicano. Sotto accusa i liquidi "fai da te" inseriti nel dispositivo. Intanto arrivano i primi divieti negli Usa
Sono 18 le persone morte negli Stati Uniti a causa delle sigarette elettroniche, o più probabilmente di un loro cattivo utilizzo. La serie di episodi fa discutere, interroga gli esperti ma non ha ancora una spiegazione. Il bilancio è reso noto dalle autorità sanitarie americane dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC), indicando che le persone colpite da infiammazioni polmonari da sigaretta elettronica hanno raggiunto quota 1.080, ovvero 275 in più dalla scorsa settimana.
Le ipotesi sulle cause
Cosa abbia provocato le morti da svapo non è ancora chiaro, nel frattempo i CDC hanno consigliato ai fumatori di sospenderne l’utilizzo. Secondo i centri in questione, a causare i problemi polmonari potrebbe essere un particolare composto chimico presente nel liquido che viene riscaldato dal dispositivo per produrre il vapore. La sostanza dannosa però non è ancora stata identificata. A complicare il quadro, c’è il fatto che aldilà dei liquidi acquistabili, molti utilizzatori manipolano il contenuto aggiungendo ad esempio olio di THC, il principio attivo della Cannabis, o comunque aromi non previsti da chi ha prodotto quella sigaretta elettronica. Questo complica anche la formulazione delle diagnosi da parte dei medici, soprattutto se i pazienti omettono informazioni su cosa abbiano inalato.
I primi divieti per le e-cig
Con il preoccupante aumento dei casi di infiammazione polmonare e di morte da sigaretta elettronica, alcuni stati Usa hanno già vietato il commercio delle “e-cigarettes”. Il governatore del Michigan Gretchen Whitmer ha parlato del vaping, cioè lo svapo, come di un’emergenza sanitaria e lo Stato è stato il primo a bandire il commercio dei dispositivi. Lo Stato di New York ha bandito le sigarette elettroniche aromatizzate, fatte salve quelle al tabacco e al mentolo. Il presidente statunitense Donald Trump, lo scorso mese, ha dichiarato l’intenzione di bandire totalmente le sigarette elettroniche in tutta la federazione. Alex Azar, segretario alla Salute, ha inoltre precisato che "l'amministrazione Trump vuole rendere chiaro che intende eliminare dal mercato le sigarette elettroniche aromatizzate, per porre fine all’epidemia tra i giovani dell’uso di sigarette elettroniche, che sta colpendo bambini, famiglie, scuole e comunità".
È peraltro di ieri, 2 ottobre, la notizia del divieto assoluto da parte del governo della Turchia: ai più di 80 milioni di cittadini turchi sarà totalmente vietato l'acquisto dei dispositivi elettronici.
Lo svapo in Europa
La situazione in Europa è molto diversa: i controlli e la certificazione del marchio CE rendono molto più difficile la circolazione di prodotti dannosi e la preparazione di sigarette elettroniche “fatte in casa”. L’Anafe, l’associazione nazionale dei produttori di fumo elettronico, invita a non cedere agli allarmismi sempre più forti delle ultime settimane: "Prima di essere immessi sul mercato, sia l’hardware, ovvero la sigaretta elettronica vera e propria, sia i liquidi, sono sottoposti ai più attenti test di sicurezza e conformità così da ottenere il marchio CE e l’autorizzazione alla vendita. È necessario affidarsi a canali e rivenditori autorizzati, evitando in ogni modo il fai da te e l’acquisto di prodotti non notificati".