Migranti, NY Times: "Trump voleva una trincea con coccodrilli al confine con il Messico"

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Secondo il quotidiano, il tycoon avrebbe suggerito di sparare ai migranti. Intanto il presidente Usa su Twitter torna sul caso Ucraina: "Non è un impeachment, è un colpo di stato"

In privato il presidente americano Donald Trump avrebbe parlato spesso di fortificare il muro al confine col Messico con una trincea d'acqua piena di serpenti e coccodrilli, sollecitando i collaboratori a stimare i costi. A rivelarlo è il New York Times che cita una dozzina di dirigenti Usa. Il quotidiano racconta che Trump, dopo aver suggerito pubblicamente che i soldati sparassero ai migranti se tiravano pietre, avrebbe poi fatto marcia indietro quando gli fu spiegato che era illegale ma poco dopo in un incontro avrebbe suggerito che sparassero loro alle gambe.

Lo scorso marzo ordinò immediata chiusura del confine con il Messico

Sempre secondo quanto racconta il New York Times, lo scorso marzo in una riunione nello studio Ovale Donald Trump avrebbe ordinato a suoi più stretti collaboratori di chiudere l'intero confine di 2000 km col Messico entro il mezzogiorno del giorno dopo, gettandoli nel panico. Poi sarebbe stato persuaso a non farlo ma si sarebbe vendicato iniziando una serie di purghe di coloro che avevano tentato di contenerlo.

Caso Ucraina, Trump: "Non è un impeachment, è un colpo di stato"

Intanto, Trump deve affrontare il rischio di impeachment per il cosiddetto Ucrainagate, le presunte pressioni al presidente ucraino Zelensky per indagare sul rivale democratico Joe Biden e su suo figlio. E su Twitter torna sull'argomento e va all’attacco: "Ciò che sta avvenendo non è un impeachment, è un colpo di Stato”, ha twittato, “volto a prendere il potere delle persone, i loro voti, le loro libertà, il loro secondo emendamento, la religione, l'esercito, il muro al confine, e i loro diritti di cittadini degli Stati Uniti”.

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