Auckland, filmati a luci rosse sugli schermi del negozio Asics: l'azienda si scusa

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I passanti si sono fermati tra stupore e curiosità. Il video è stato interrotto da un impiegato dopo nove ore. La multinazionale dice di aver subìto un attacco hacker

Non erano certo messaggi pubblicitari quelli mandati in onda sugli schermi di un negozio Asics ad Auckland, in Nuova Zelanda. Durante la notte, per nove ore, sono stati trasmessi in vetrina filmati a luci rosse, scatenando lo stupore (e in alcuni casi la curiosità) dei passanti. È stato un impiegato, arrivato alle 10 di mattina per l'apertura, a interromperne la visione.

Le scuse dell'azienda

Con un post pubblicato su Facebook, Asics si è scusata per l'accaduto, spiegando di aver subìto un attacco hacker: i presunti pirati informatici, dopo aver ottenuto l'accesso ai sistemi che controllano gli schermi, hanno deciso di "trasmettere contenuti discutibili". L'azienda di articoli sportivi ha poi specificato di aver già contattato i propri "fornitori di software e sicurezza online" per evitare che "ciò accada di nuovo".

Le proteste

I filmati a luci rosse non hanno incuriosito tutti, anzi. Come riporta il New Zealand Herald, una mamma di 29 anni ha assistito alla scena con il proprio figlio di 7: "Ho guardato una seconda volta perché non potevo credere ai miei occhi. È totalmente inappropriato e offensivo, non certo qualcosa a cui vorresti esporre i tuoi bambini".

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