Per l’ex cancelliere il più ampio distacco tra primo e secondo partito dal dopoguerra. "Successo di questa portata non se lo aspettava nessuno", dice. Terzi i populisti dell’Fpoe. Gli ambientalisti balzano dal 4 al 14%. Ora Kurz deve formare maggioranza solida
I popolari di Sebastian Kurz vincono con ampio margine le elezioni politiche in Austria, crolla l'ultradestra, calano i socialdemocratici. Sono questi i dati che emergono dalle proiezioni dopo la chiusura dei seggi. La Oevp vola intorno al 38,4%, in seconda posizione la Spoe al 21,5%, davanti ai populisti dell'Fpoe con circa il 17,3% (che risentono dello scandalo Ibiza-gate). Dopo la debacle del 2017, tornano in Parlamento i Verdi (circa 12,4%). Mentre i liberali Neos sono intorno al 7,4%. L'affluenza è in calo, ma resta comunque al 76,6%: alle Politiche del 2017 aveva votato l'80% degli aventi diritto.
Salgono i popolari di Kurz, crolla l’ultradestra della Fpoe
Rispetto alle Politiche del 2017, l'ultradestra della Fpoe è in caduta libera. I socialdemocratici Spoe, pur arrivando secondi, scendono rispetto a due anni fa. Tra i vincitori di questa tornata elettorale ci sono invece i Verdi, che dopo una legislatura fuori dal Parlamento tornano nel Nationalrat con circa il 12,4%. Anche i liberali Neos salgono.
Kurz: "Successo di questa portata non se lo aspettava nessuno"
Kurz, giovane leader dei popolari classe 1986 ed ex cancelliere, era dato per favorito ma adesso può vantare il più grande distacco tra primo e secondo partito dal dopoguerra: circa il 15% sulla Spoe. "Eravamo convinti che avremmo incassato un bel risultato, ma un successo di questa portata non se lo aspettava nessuno", ha esultato dopo la vittoria. Poi, salutando dal palco a Vienna i suoi sostenitori, ha aggiunto: "Sono stati quattro mesi difficili, ma gli austriaci ci hanno riportati qui". "Di solito non mi mancano le parole, ma oggi ne sono vicino", ha scherzato ancora Kurz. E ha concluso: "Si tratta di un grande voto di fiducia che noi rispetteremo. Faremo del nostro meglio per questo bellissimo Paese".
Ora il rebus governo
La vera incognita, comunque, sta nel trovare una maggioranza duratura. Dopo la debacle, l'Fpoe è già con un piede all'opposizione. "Il nostro partito necessita di una ripartenza. Di certo non posso suggerire di continuare sulla strada del governo, non alla luce di questo risultato", ha detto a caldo il segretario generale del partito Harald Vilimsky. Con la probabile uscita di scena dal tavolo di governo della Fpoe, quindi, ora Kurz ha due opzioni: una Grosse Koalition con i socialdemocratici, che risultano al secondo posto, oppure una maggioranza con i Verdi. Quest'ultima sarebbe una novità assoluta a livello nazionale, ma già collaudata nel Land Tirolo.
Voto anticipato dopo lo scandalo Ibiza-gate
Circa 6,4 milioni di austriaci sono stati chiamati alle urne per rinnovare il Parlamento dalle 7 alle 17. Il voto anticipato si è reso necessario la scorsa primavera, dopo la sfiducia al governo Kurz per lo scandalo Ibiza-gate che aveva travolto il partner di coalizione Fpoe. Scandalo scoppiato dopo la pubblicazione del video dell'incontro dell'allora leader dei liberalnazionali Heinz Christian Strache con una sedicente oligarca russa in una villa a Ibiza. Il Paese, nel frattempo, è stato guidato dal governo tecnico della ex presidente della Corte Costituzionale Brigitte Bierlein.