Brasile, uccisa bimba di 8 anni: accuse alla polizia e proteste sui social e in piazza

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La favela Complexo do Alemao (Getty Images)

Secondo alcuni testimoni, la piccola è stata raggiunta da un colpo alla schiena, mentre si trovava nella favela del Complexo do Alemão. Immediate le manifestazioni contro il governatore di Rio, Wilson Witzel, per l'accaduto

Una bambina di 8 anni è morta in un favela di Rio de Janeiro, dopo essere stata colpita da un proiettile sparato dalla polizia, secondo quanto hanno raccontato alcuni testimoni. Il suo nome era Agatha Sales Felix e la sua morte ha scatenato le proteste: centinaia di persone, tra le quali attivisti, politici e il presidente dell'associazione degli avvocati di Rio, hanno manifestato nelle strade della favela del Complexo do Alemão, dove si trovava Agatha quando è stata uccisa, il 20 settembre. 

Le proteste contro il governatore di Rio de Janeiro

La bambina, secondo quanto riportato da diversi media internazionali, tra cui Sky News, sarebbe stata raggiunta da un proiettile alla schiena, durante un'operazione degli agenti nella favela. Trasportata in ospedale, la piccola è morta poco dopo. La polizia, racconta la famiglia della bambina, la quinta minorenne morta a Rio in un'azione del genere dall'inizio dell'anno, ha sparato contro un motociclista del quale era all'inseguimento.

La foto di Agatha è stata condivisa da molte persone sui social network, per denunciare quanto accaduto. Amnesty international ha sottolineato l'impatto negativo delle politiche aggressive volute dal governatore Wilson Witzel - alleato del presidente di estrema destra Jair Bolsonaro - contro i delinquenti, messe in atto anche a costo della perdita di vite di civili.


I post con la foto sono spesso accompagnati dall'hashtag #aculpaedowitzel (è colpa di Witzel). Ieri, nel giorno dei funerali di Agatha, si è tenuta una manifestazione con i bambini che hanno marciato, con in mano palloncini gialli, sotto lo striscione "smetti di ucciderci". 

Amnesty international ha sottolineato l'impatto negativo delle pèolitiche aggressive volute dal governatore Wilson Wtizel contro i delinquenti, messa in atto anche a costo della perdita di vite di civili. 
Amnesty international ha sottolineato l'impatto negativo delle pèolitiche aggressive volute dal governatore Wilson Wtizel contro i delinquenti, messa in atto anche a costo della perdita di vite di civili. 
Amnesty international ha sottolineato l'impatto negativo delle pèolitiche aggressive volute dal governatore Wilson Wtizel contro i delinquenti, messa in atto anche a costo della perdita di vite di civili. 

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