"Non posso godermi il mio cortile, non posso andare là fuori", ha raccontato la donna che ha denunciato anche il fumo delle sigarette e i rumori provenienti dalle case vicine. Il giudice della corte suprema ha però respinto l'istanza
Una donna vegana ha portato i suoi vicini in tribunale, in Australia, lamentando l'odore di carne e pesce proveniente dal loro barbecue e ha dichiarato che sta prendendo in considerazione ulteriori azioni legali. Il tribunale ha respinto l’istanza.
La donna: "Non posso godermi il mio cortile"
Cilla Carden, massofisioterapista, ha citato i suoi vicini anche per il fumo di sigaretta, il rumore delle sedie, dei bambini che giocano a basket e degli animali domestici. La donna, come riferisce il Guardian che ha ripreso un'intervista a 9News, sostiene che la sua qualità della vita è danneggiata dal comportamento dei vicini. Riferendosi al barbecue, Cilla Carden racconta: "Lo hanno messo lì in modo che io possa sentire l'odore del pesce. Non posso godermi il mio cortile, non posso andare là fuori".
Un vicino: "Richieste non ragionevoli"
La controversia legale va avanti da agosto 2017. Un vicino ha detto di aver rimosso il barbecue e di aver imposto ai suoi bambini di smetterla di giocare a basket. Secondo un altro vicino, invece, "le richieste della signora Carden hanno dimostrato di non essere ragionevoli e in effetti erano in conflitto con la possibilità degli altri proprietari di godere dei loro lotti in modo ragionevole e accettabile".
Il giudice: "Parti usino energie per conciliarsi"
Il giudice della corte suprema ha respinto l'appello della donna il mese scorso e ha invitato le parti in causa a "indirizzare le loro notevoli energie" per conciliare le diverse esigenze.