Principe Andrea difende l'amicizia con Epstein: "Mai sospettato comportamenti criminali"

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Il duca di York, visto alcune volte in casa del miliardario accusato di abusi e traffico di minori e morto suicida in carcere, sottolinea di averlo visto "solo una, due volte l'anno". Ma ammette che incontrarlo dopo la sua scarcerazione nel 2010 "è stato un errore"

Il principe britannico Andrea difende la sua amicizia con Jeffrey Epstein, il miliardario accusato di abusi e traffico di minori e morto suicida in prigione a New York. "Mai, in nessun momento, ho visto o sospettato comportamenti criminali", ha detto il terzogenito della regina Elisabetta, come riporta la Bbc. Andrea ha però ammesso che incontrare il finanziere dopo la sua scarcerazione nel 2010 "è stato un errore". Il figlio della regina era stato visto in casa di Epstein.

"Ci siamo visti raramente, mai visto o sospettato nulla"

"Nel periodo in cui l'ho conosciuto ci siamo visti raramente, probabilmente non più di una o due volte l'anno", ha spiegato il duca di York in un comunicato. "Sono stato ospite in alcune delle sue residenze e mai nel limitato periodo in cui sono stato con lui ho visto, sono stato testimone o ho sospettato qualsiasi comportamento che ha portato al suo arresto e alla sua condanna". Andrea ha aggiunto di avere una "grande simpatia" per tutte le vittime di Epstein. "Il suo suicidio ha lasciato molte domande senza risposta e sono a fianco di chiunque sia stato vittima e voglia in qualche modo chiudere" con il passato.

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