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Russia, incendio in base sottomarini atomici: “Incidente durante test missilistico”

Mondo

L’esplosione dell’8 agosto ha provocato almeno 5 vittime e 3 feriti. L'agenzia nucleare russa Rosatom: "Il propellente ha preso fuoco, poi è esploso". Allarme radiazioni. Greenpeace denuncia un picco di radioattività di “20 volte” superiore ai dati normali

L'incidente di Severodvinsk, in Russia, dello scorso 8 agosto, è avvenuto nel poligono militare che si trova nella zona ed è stato il risultato di un "test missilistico" andato storto. Dopo ore di incertezza, l'agenzia nucleare russa Rosatom ha dato la sua versione. "Il missile è testato su una piattaforma marittima: dopo il completamento dei test, il propellente del missile ha preso fuoco e successivamente è esploso", riferisce Rosatom, come riporta l'agenzia Interfax. Intanto è allarme radiazioni in Russia dopo l’incidente ed è salito ad almeno 5 il bilancio dei morti mentre i feriti sono tre. A Severodvinsk e Arkhangelsk, i due centri abitati più grandi, nelle farmacie va a ruba lo iodio, usato per combattere gli effetti delle radiazioni. Per le autorità la situazione è “tranquilla” e i livelli sono “normali”, ma Greenpeace ha denunciato che lo stesso ministero delle Emergenze russo aveva registrato un picco della radioattività superiore di "20 volte" ai dati normali (LE ULTIME NOTIZIE).

Rosatom: incidente durante test missilistico

"L'onda d'urto ha gettato in mare diversi nostri specialisti: c'era la speranza che sarebbero stati trovati vivi", prosegue la nota del colosso nucleare. "Le ricerche sono continuate fino a quando non è esaurita la speranza di trovare i sopravvissuti. Solo dopo è stato annunciato che i cinque dipendenti di Rosatom, che stavano conducendo ricerche sulla propulsione del missile con radionuclidi, sono morti", ha aggiunto Rosatom. La tragedia, ha concluso il colosso nucleare russo, è stata dovuta "a una confluenza di fattori, come spesso si verifica durante il test di nuove tecnologie".

Nell’esplosione sono morte almeno 5 persone

Nell’esplosione sono morte almeno cinque persone, tutti esperti dell'agenzia nucleare russa Rosatom e del ministero della Difesa impegnati nel test di "fonti di energia isotopiche per il motore a combustibile liquido”. "Altri tre dei nostri colleghi hanno riportato lesioni e ustioni di varia gravità", riporta la nota del dipartimento comunicazione del colosso del nucleare. "La tragedia è avvenuta durante i lavori d'ingegneria e manutenzione tecnica delle fonti isotopiche nel motore a propellente liquido”.

“Capire il picco di radiazioni”

Da quanto riportato dalla testata znak.com, l’esplosione sarebbe avvenuta su una nave, a 30 km da Severodvinsk, quindi non nella base dove vengono costruiti i sommergibili atomici. Intanto Rashid Alimov, capo del programma energetico di Greenpeace Russia vuole "capire che picco di radiazioni sia avvenuto nelle città più vicine a Severodvinsk". "Se è stata rilasciata una quantità abbastanza grande di radionuclidi, possiamo aspettarci che i servizi norvegesi lo registrino", ha precisato evocando, di fatto, lo spettro dell’insabbiamento come era accaduto all'indomani del disastro di Chernobyl'.

“Determinare se esiste una minaccia per la salute”

Greenpeace ha chiesto al Rospotrebnadzor, l'autorità russa per i consumatori, di valutare queste informazioni e determinare "quali radionuclidi sono stati dispersi nell'aria e se esiste una minaccia per la salute umana". Il Rospotrebnadzor già ieri aveva escluso radiazioni sopra i livelli di guardia e oggi un funzionario del distretto amministrativo di Nenoksa ha ribadito che "tutto è tranquillo". Gli abitanti locali però non si fidano e starebbero prendendo d’assalto le farmacie in cerca di iodio.

Chiusa l'area della baia di Dvina

Ulteriori sospetti sulla vicenda sono nati dopo che le autorità hanno deciso di chiudere al traffico marittimo, per un mese, un'area della baia di Dvina nel Mar Bianco senza spiegare il perché. Secondo il canale Telegram Baza, inoltre, le persone rimaste ferite nell'incidente sarebbero state portate a Mosca su due aerei e ricoverate presso il centro biofisico nazionale di Burnazyan con sintomi di "esposizione alle radiazioni". Baza avrebbe diffuso un video che mostra le autoambulanze attraversare Mosca con i portelloni sigillati da teli di plastica. Secondo la testata, gli autisti indossavano le tute di protezione contro gli agenti chimici. Tutti i vestiti dei feriti sarebbero stati bruciati immediatamente dopo il ricovero.

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