Pyongyang ha effettuato il quinto test in due settimane in risposta alle esercitazioni militari congiunte di Usa e Corea del Sud. Seul: "È molto probabile che ci siano altri lanci”. Trump: “Kim non è contento dei giochi di guerra”
Quinto round di test missilistici in due settimane per la Corea del Nord, che ieri sera ha lanciato nel mare del Giappone - dalla sua costa orientale - due ordigni a corto raggio, secondo fonti della presidenza sudcoreana. Un avvertimento di Pyongyang contro le esercitazioni militari di Usa e Corea del Sud, che secondo il regime di Kim Jong-un (CHI È - FOTOSTORIA) potrebbero essere preparativi ad un'invasione verso Nord. "È molto probabile che ci siano altri lanci, dal momento che la Corea del Nord sta svolgendo esercitazioni militari estive, in contemporanea con le manovre congiunte tra Stati Uniti e Corea del Sud", ha avvertito lo stato maggiore congiunto sudcoreano in una nota.
Testato un nuovo tipo di missile
I due missili a corto raggio sono stati lanciati dalla provincia dello Hamgyong Meridionale, alle 5.32 e alle 5.50 (le 22.32 e le 22.50 di venerdì notte in Italia), secondo quanto riferito dallo stato maggiore congiunto sudcoreano. Gli ordigni, secondo l'esercito di Seul, hanno percorso circa 400 chilometri a un'altezza massima di 48 km, motivo per cui si ritiene che non siano a lungo raggio. L'ultimo lancio era stato effettuato mercoledì scorso, e sia in quello che nei tre precedenti era stato testato un nuovo tipo di missile dello stesso tipo lanciato oggi.
La lettera di Kim a Trump
Un messaggio a Corea del Sud e Usa quindi, che a Washington però non arriva senza preavviso. Venerdì il presidente degli Stati Uniti Donald Trumo ha detto di aver ricevuto una lettera "molto bella" e "positiva" da Kim Jong-un, nella quale il leader nordcoreano si diceva "non contento" delle manovre congiunte tra Washington e Seul, cominciate il 5 agosto e programmate per tre settimane, nonostante le operazioni siano state ridotte per favorire il dialogo nella penisola coreana. "Non era contento dei giochi di guerra", ha detto Trump riferendosi al contenuto della lettera. "Come sapete, non è mai piaciuto neanche a me. Non sono mai stato un fan", perché "non mi piace pagare per questo", ha aggiunto.
Il lavoro sui rapporti Usa-Corea del Nord
Trump sembra determinato a cercare un accordo con Pyongyang sulla denuclearizzazione, anche in vista delle elezioni presidenziali del prossimo anno, nonostante il fallimento del secondo faccia a faccia con Kim Jong-un lo scorso febbraio. Per rinunciare al suo arsenale di armi nucleari e missili balistici a lungo raggio, Pyongyang chiede a Washington la revoca dell'embargo economico e delle sanzioni.