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Galli "portati in tribunale" in Francia e Svizzera: sono accusati di cantare troppo

Mondo
Foto d'archivio Getty

Due esemplari al centro di curiosi casi giudiziari: una coppia lamenta l'eccessivo rumore del "chicchirichì" mattutino dell'animale della vicina e attende la pronuncia del giudice. A Zurigo un proprietario condannato a far restare il gallo in un ambiente insonorizzato

Due galli finiti al centro di battaglie legali a causa del loro canto, ritenuto troppo frequente e troppo rumoroso. Sono le due storie che arrivano rispettivamente dalla Francia e dalla Svizzera, dove due tribunali sono stati chiamati in causa per risolvere le dispute che vedevano al centro gli animali.

Il caso giudiziario in Francia

In Francia, un gallo - Maurice - è stato accusato di aver causato “inquinamento acustico” da una coppia di pensionati che possiede una casa per le vacanze sull’isola francese di Oléron, che hanno portato in tribunale la proprietaria, come raccontano Bbc e Le Monde. La risposta di quest’ultima, Corinne Fesseau, è stata che il gallo fa semplicemente quello che fanno tutti i galli. Ma il gallo, che è diventato una specie di celebrità locale, ha ricevuto una dimostrazione di sostegno dai proprietari di galletti che si erano radunati fuori dal palazzo del tribunale. I due pensionati, che hanno raccontato di aver scelto Oléron per la sua tranquillità, hanno descritto il canto del gallo troppo rumoroso. E si sono quindi lamentati con la padrona. Per la signora Fesseau la questione è semplice: i galli semplicemente fanno parte del mondo rurale come è quello di Oléron, ed è irragionevole chiedere la fine del loro canto. Sul curioso caso il tribunale si pronuncerà a settembre.

Gallo "condannato" in Svizzera

Si è già pronunciato invece, su un caso analogo, il Tribunale dei ricorsi in materia edilizia di Zurigo, che – come riporta Ticino News - ha imposto al suo proprietario di tenerlo al chiuso e al buio durante le ore notturne. Il singolare caso giudiziario è nato quando un abitante di una zona residenziale si è rivolto esasperato ai giudici con un reclamo, dopo aver contato fra i 14 e i 44 "chicchirichì" all'ora. Il gallo si trova in un pollaio ricavato da un garage. Il tribunale ha quindi stabilito che il proprietario dovrà assicurarsi che tra le 22 e le 8 l'animale rimanga al chiuso e al buio. Il pollaio dovrà inoltre essere dotato di un isolamento acustico.

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