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Elezioni in Grecia, finisce l'era Tsipras. Vince il centrodestra di Mitsotakis

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Il partito di Kyriakos Mitsotakis al 40% delle preferenze. Molto distante Syriza, che si ferma al 31,6%. Neonazisti di Alba Dorata non entrano in Parlamento. Tsipras: "Cittadini hanno scelto, noi lo accettiamo"

Nelle elezioni che si sono tenute il 7 luglio in Grecia (FOTO), il partito conservatore Nea Dimokratia (Nuova Democrazia) esce vincitore con il 39,8% (158 seggi), contro il 31,6% di Syriza (86 seggi). Il premier uscente Alexis Tsipras ha ammesso la sconfitta elettorale e ha telefonato al leader di Nea Dimokratia, Kyriakos Mitsotakis, per congratularsi: "I cittadini hanno scelto. E noi rispettiamo il risultato, perché il cambio di governo è l'essenza della democrazia, non un paradosso", ha detto. Con questo voto, si rinnova il Parlamento ellenico: si tratta di elezioni anticipate, dopo che lo stesso Tsipras ha chiesto di andare alle urne vista la sconfitta del suo partito (Syriza) nelle elezioni Europee del 26 maggio.  

Tutti i dati delle prime proiezioni

I socialisti di Kinal sono all’8,3% (23); il Kke al 5,3% (14); i nazionalisti di Elliniki Lysi al 3,7% (10); Diem 25 al 3,4% (9). Secondo questi dati - basati sul 10% di voti reali - i neonazisti di Alba Dorata non entrano in parlamento.

Il nuovo assetto della Grecia 

Si va quindi verso la fine dell'era Tsipras e verso una maggioranza assoluta della destra, con Nea Dimokratia che potrebbe formare un governo monocolore. Il suo leader Kyriakos Mitsotakis, 51 anni, punta a riforme per diminuire le tasse per lasciare spazio a una maggiore apertura agli investimenti privati e meno burocrazia. Nea Dimokratia è lo stesso partito che era al governo quando esplose la catastrofica crisi finanziaria greca, diventata poi crisi sociale. Ma oggi si presenta come una forza nuova e diversa: Mitsotakis ha condotto una campagna elettorale in cui ha visitato ogni angolo del Paese. Ed è riuscito pian piano a conquistare la fiducia delle classi medio-alte, forte del suo ruolo da economista con studi in università americane. Ma Mitsotakis è anche l'erede della famiglia politica conservatrice (ma fortemente europeista) dei Mitsotakis-Bakoyannis: suo padre, Konstantinos Mitsotakis, è stato premier greco dal 1990 al 1993. Mentre sua sorella, Dora Bakoyannis (nata Theodora Mitsotakis), è stata ministro della Cultura, per poi diventare sindaco di Atene e ministro degli Esteri.

Tsipras: Syriza ha fatto "scelte difficili" per cambiare il Paese

Finisce quindi il governo di Tsipras che, ammettendo la sconfitta, ha detto che Syriza ha fatto "scelte difficili" per cambiare il Paese in questi lunghi anni di crisi, "pagando un alto prezzo". Il premier uscente ha poi ricordato che la Grecia che viene consegnata al nuovo governo "è molto diversa" dallo Stato in bancarotta del 2015 e ha sottolineato l'avanzo di bilancio e l'occupazione in crescita. 

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