Il reperto dovrebbe essere venduto all'incanto e potrebbe fruttare oltre quattro milioni di sterline (quasi 4,5 milioni di euro) secondo la previsione della casa d'aste britannica Christie's
L'Egitto sta provando a bloccare fino all'ultimo la vendita all'asta a Londra della testa di una statua in quarzite rossa che raffigurerebbe Tutankhamon. Il reperto dovrebbe essere venduto all'incanto e potrebbe fruttare, secondo le previsioni della casa d'aste britannica Christie's, più di 4 milioni di sterline, ovvero quasi 4,5 milioni di euro.
La testa di Tutankhamon
Il reperto, della lunghezza di 28 centimetri, risalirebbe a quasi 3500 anni fa. Stimato a oltre 4 milioni di sterline (4,5 milioni di euro), rappresenterebbe il dio Amon con i tratti del "figlio del faraone" che è salito al trono a nove anni. La scultura rivela la bocca carnosa, gli occhi a mandorla e gli zigomi alti. Si tratta di un'opera la cui realizzazione risalirebbe al periodo amarniano. La possibile vendita all'asta di questo busto ha suscitato l'ira del Cairo, che considera il lavoro rubato e ha chiesto il suo ritorno in Egitto
La diatriba con Londra
Parlando ai media, Moustafa Waziri, segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egizie, ha fatto sapere che il comitato per il recupero delle opere trafugate ha inviato un messaggio a Londra chiedendo di bloccare la vendita all'asta. Già il mese scorso il ministero degli Esteri del Cairo aveva richiesto che Christie's dimostrasse la legittima proprietà con dei documenti ufficiali. La testa proverrebbe, infatti, da una nota collezione privata di reperti egizi, la Resandro Collection, dopo due passaggi di mano tra gli anni Sessanta e Ottanta. In base ad una legge del 1983, che dichiara proprietà statale egiziana opere antiche di cui non fosse stata accertata precedentemente l'appartenenza, il Cairo aveva chiesto alle autorità britanniche e all'Unesco di fermare la procedura di vendita non solo del reperto in questione, ma anche di altri oggetti inclusi nel lotto.