Tensioni Iran-Usa dopo abbattimento di un drone americano. Anche Alitalia cambia rotta

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Tensione dopo l'abbattimento da parte di Teheran di un drone americano. L'Iran smentisce di aver aperto un dialogo con il presidente Usa su un attacco imminente. Alitalia tra le compagnie aeree che hanno sospeso i voli sullo stretto di Hormuz

Alta tensione tra l'Ira e gli Usa dopo l'abbattimento da parte di Teheran di un drone americano di sorveglianza. Oggi il comandate dell'aviazione dei Pasdaran, il generale Ali Hajizadeh, ha parlato alla tv statale di "due avvertimenti al velivolo prima di sparargli, senza ricevere alcuna risposta". 

In reazione Donald Trump avrebbe prima dato l'ordine di eseguire un attacco contro il Paese mediorientale, poi ci ci avrebbe ripensato e lo avrebbe annullato, riferiscono diverse testate americane. Ma, riporta l'agenzia Fars, il Paese mediorientale sostiene di non aver ricevuto alcun messaggio dagli Stati Uniti attraverso l'Oman su un imminente attacco. Intanto diverse compagnie aeree, tra cui Alitalia, hanno cambiato le rotte sullo stretto di Hormuz.

La lettera di Trump e le smentite dell'Iran

A riferire di un messaggio inviato dal presidente Usa all'Iran, tramite l'Oman, erano stati responsabili iraniani citati dal sito della Reuters. Nella missiva in questione Trump avrebbe messo in guardia Teheran contro un "attacco imminente". Ma tramite la Fars, agenzia vicina ai Pasdaran, l'Iran ha però dichiarato di non aver ricevuto alcun messaggio dagli Stati Uniti attraverso l'Oman, smentendo le precedenti notizie di stampa e definendo "falso" il presunto contenuto delle dichiarazioni di funzionari iraniani.

Alitalia modifica la rotta Roma-Delhi

La prima conseguenza della tensione tra i due Paesi è che le grandi compagnie aeree mondiali hanno modificato le proprie rotte: Lufthansa, British Airways, Klm e Qantas, poi Emirates, Etihad, FlyDubai, Singapore e Malaysia airlines hanno annunciato che i loro aerei non sorvoleranno lo stretto di Hormuz ed il Golfo dell'Oman. Anche Alitalia ha deciso di modificare la rotta dell'unico volo che sorvolava l'area. Fonti della compagnia fanno sapere che è stata cambiata la rotta sulla Roma-Delhi, senza modificare però l'orario e la durata del volo.

I due fronti dell'amministrazione Usa

Difficile prevedere cosa succederà nelle prossime ore. Quello che è certo è la spaccatura interna all'amministrazione: i falchi John Bolton, consigliere per la sicurezza nazionale, Mike Pompeo, segretario di Stato, e la direttrice della Cia, Gina Haspel, avevano dato luce verde a una risposta militare. I dirigenti del Pentagono però hanno ammonito che un intervento del genere potrebbe provocare un'escalation vertiginosa con rischi per le forze americane nella regione. Intanto venerdì il rappresentante Usa per l'Iran, Brian Hook, avrebbe incontrato il vice ministro della difesa saudita, il principe Khalid bin Salman, a Riyad, la capitale dell'Arabia Saudita.

Il fronte iraniano

Rassicurazioni sono arrivate da parte del presidente della commissione Esteri e Sicurezza nazionale del Parlamento iraniano, Heshmatollah Falahatpisheh. La possibilità di una guerra tra Iran e Usa sarebbe "molto remota", perché nessuno dei due Paesi la vuole, e alla fine "non ci sarebbe un vincitore", ha detto all'Ansa, dicendosi convinto che alla fine "la diplomazia prevarrà". Secondo Falahatpisheh, gli Usa "stanno inviando segnali più pratici e moderati" sulla possibilità di revocare almeno in parte le sanzioni alla Repubblica islamica.  

La preoccupazione dei leader Ue

I leader europei si sono detti "preoccupati" della situazione che riguarda l'Iran: "Siamo preoccupati e sosteniamo negoziati diplomatici e una soluzione politica per una situazione molto tesa", ha detto Angela Merkel, parlando con la stampa dopo il summit Ue.

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