Leader dei Fratelli Musulmani, è collassato in aula durante un'udienza del processo nel quale era coinvolto con l'accusa di spionaggio
È morto l’ex presidente egiziano Mohamed Morsi. Il leader dei Fratelli Musulmani, ha avuto un infarto al termine di un’udienza del processo nel quale era indagato per spionaggio. Morsi è collassato in aula. A riferirlo la tv di Stato egiziana. Non appena si è diffusa la notizia, il presidente turco Erdogan, grande sostenitore di Morsi, lo ha definito "un martire" facendo le condoglianze alla famiglia dell'ex leader del Cairo e al popolo egiziano.
Intanto nel Paese è stato decretato lo stato d'emergenza, lo riferisce la tv al-Alam. Sulle strade del Cairo sono state rafforzate le misure di sicurezza per il rischio di proteste e scontri. I Fratelli Musulmani hanno accusato le autorità del Cairo di essere responsabili per la "deliberata morte lenta" di Mohamed Morsi, ex presidente egiziano. Le autorità "lo hanno messo in cella d'isolamento, gli hanno tolto le medicine e dato del cibo disgustoso, gli hanno negato i diritti umani piu' basilari", ha sottolineato il partito in una nota pubblicata sul suo sito.
Presidente per poco più di un anno dopo la caduta di Mubarak
Morsi, esponente della Fratellanza musulmana, era stato presidente dal giugno 2012 al luglio 2013, nelle prime elezioni svolte dopo la caduta dell'ultra-trentennale autocrate Hosni Mubarak, ma poi era stato deposto da una rivoluzione popolar-militare guidata dall'attuale capo di Stato Abdel Fattah al-Sisi. Da allora Morsi era stato in carcere e sottoposto di diversi processi, subendo varie condanne.
I processi contro Morsi
Nel settembre 2017 l’ex presidente Morsi era stato condannato a scontare 25 anni in carcere - la pena massima prevista dall’ordinamento egiziano - in aggiunta ai 20 già previsti dalla condanna in primo grado del 2015 nel processo per la morte di alcuni manifestanti durante una protesta. Coinvolto in diversi procedimenti per molteplici accuse, Morsi era già stato condannato all'ergastolo per aver complottato con le organizzazioni Hamas e Hezbollah. Condanna poi annullata dalla Cassazione e processo da ripetere. In un altro processo, l'ex presidente era stato inoltre condannato a morte per gli incidenti avvenuti durante l'evasione di massa dal carcere di Wadi el Natrun. Anche questa condanna è stata in seguito annullata dalla Cassazione.
Amnesty chiede indagini immediate
Amnesty International ha chiesto indagini immediate sulla morte dell'ex presidente egiziano, definendo la notizia "profondamente scioccante": "Solleva forti domande sul trattamento subito dall'ex presidente egiziano durante la detenzione", ha scritto l'organizzazione per i diritti umani in una nota. "Le autorità egiziane devono ordinare immediatamente un'indagine imparziale, approfondita e trasparente sulle circostanze del decesso, sulle condizioni detentive e sulla possibilità di avere accesso alle cure mediche", ha dichiarato Magdalena Mughrabi, vicedirettrice per il Medio Oriente e l'Africa del Nord di Amnesty International. "Le autorità egiziane avevano la responsabilità di assicurare che, in quanto detenuto, Mohamed Morsi avesse accesso a cure mediche adeguate", ha proseguito Mughrabi. Nei
sei anni di detenzione - scrive sempre Amnesty - Morsi "e' rimasto di fatto isolato dal mondo esterno, senza poter avere accesso ai suoi avvocati e a un medico, con la sola eccezione di tre visite familiari".