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Oman, attacco a petroliere. Anche Riad accusa: "L'Iran è responsabile"

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Crisi nel Golfo. Anche i sauditi, dopo americani e britannici, accusano Teheran dell'accaduto. L'ambasciatore britannico in Iran smentisce di essere stato convocato. Intanto, i membri dell'equipaggio della petroliera norvegese sono arrivati a Dubai

Rimane alta la tensione dopo l'attacco a due petroliere nel Golfo dell'Oman. Anche i sauditi, dopo gli americani e i britannici, accusano l’Iran di essere il responsabile dell’accaduto. E premono per una "risposta rapida e decisiva", evocando i rischi di un rallentamento delle forniture di petrolio. “Il regime iraniano non ha rispettato la presenza a Teheran del premier giapponese, anzi ha risposto ai suoi sforzi di mediazione attaccando le due petroliere, una delle quali era giapponese”, spiega il principe ereditario Mohamed bin Salman, in un'intervista ad Asharq al-Awsat. Intanto, l'ambasciatore della Gran Bretagna in Iran, Rob Macaire, ha smentito di essere stato convocato dalle autorità iraniane, "scontente" dopo che anche Londra ha accusato la Repubblica Islamica per gli attacchi alle petroliere.

Gran Bretagna smentisce convocazione ambasciatore in Iran

Nei giorni scorsi, il presidente americano Donald Trump aveva etichettato gli attacchi come ”firmati dall'Iran" e il Pentagono aveva  diffuso un video in cui si vede quella che viene descritta come una imbarcazione dei Guardiani della Rivoluzione iraniani (Pasdaran) mentre viene rimossa una mina magnetica inesplosa dal fianco di una petroliera. Teheran ha negato parlando di “un complotto condotto da politici guerrafondai negli Stati Uniti e nella regione”. Alle accuse americane si era poi associata anche la Gran Bretagna che aveva parlato di una responsabilità "quasi certa" di Teheran. Ieri sera il ministero degli Esteri iraniano aveva annunciato la convocazione dell'ambasciatore Rob Macaire. "Interessante. Lo ignoro", ha scritto l'ambasciatore su Twitter smentendo di essere stato convocato. "Ho chiesto un incontro urgente con il ministero degli Affari Esteri ieri e mi è stato accordato. Non è una 'convocazione'". Durante l'incontro, l'Iran ha criticato fortemente quella che definisce un'inaccettabile posizione della Gran Bretagna, sottolineando che nessun altro Paese ha sostenuto le accuse dell'America sugli attacchi.

Equipaggio norvegese arrivato a Dubai

Intanto, i membri dell'equipaggio della petroliera norvegese apparentemente attaccata nel Golfo di Oman, sono arrivati a Dubai dopo due giorni in Iran, mentre l'altra nave attaccata, giapponese, è ancorata in rada davanti alla costa orientale degli Emirati Arabi Uniti. Ora, per accertare le responsabilità di quanto accaduto il 13 giugno, saranno cruciali sia le testimonianze dei marinai, sia le analisi sui danni sugli scafi della Front Altair e della Kokuka Courageous.

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