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Brexit, May apre a emendamento su secondo referendum: pronto "nuovo accordo". No di Corbyn

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L'apertura arriva nonostante la premier rimanga contraria a una nuova consultazione. A inizio giugno verrà presentata la legge quadro sull'addio a Bruxelles: è l' "ultima chance". Il leader laburista: "Non vedo come possa passare in Parlamento"

La premier Theresa May apre alla possibilità della Camera dei Comuni di votare su un emendamento per un secondo referendum sulla Brexit. L’apertura di May arriva nonostante la premier resti contraria a un secondo voto e si inserisce  nell'ambito dell'approvazione della legge quadro sull'uscita di Londra dall'Ue che verrà presentata a Westminster a inizio giugno. Il testo, un estremo tentativo per rompere lo stallo sulla ratifica, è stato definito da May come "un nuovo accordo" sulla Brexit. Immediata la reazione del leader labourista Jeremy Corbyn che ha confermato il suo "no" alla premier Tory.

Corbyn su nuovo accordo: "Non vedo cambiamenti fondamentali"

May, in un discorso tenuto oggi a Londra, ha illustrato le diverse aperture inserite dal governo su alcune istanze dell'opposizione laburista: dall'ampliamento (sia pur per ora provvisorio) dei tempi di un legame doganale con l'Ue, al mantenimento degli standard europei di tutela dei lavoratori e dell'ambiente. Ma le novità non sono servite a convincere Corbyn: le offerte di Theresa May sono "una rimasticatura di quanto già discusso, non vedo come (la legge quadro) possa passare in Parlamento", ha tagliato corto. Poi ha spiegato: "Non vi sono cambiamenti fondamentali sull'allineamento al mercato unico e sull'unione doganale" come su altre garanzie. E ha aggiunto: il Labour, restando così le cose, "non sosterrà" ufficialmente il testo in seconda lettura.

Legge è "ultima chance"

Per May, comunque, la legge attuativa sulla Brexit destinata al voto a inizio giugno rimane "l'ultima chance" di un accordo trasversale sull'uscita dall'Ue, secondo il mandato referendario del 2016. "Votare no in seconda lettura vorrebbe dire votare no alla Brexit", ha detto la premier ammettendo che il percorso verso l’uscita dall’Ue "è stato ancora più difficile di quanto avessi previsto". E ha aggiunto: il miglior modo di attuare la Brexit è quello di "uscire dall'Ue con un buon accordo" e fissare le basi di una forte "partnership futura" con i 27.

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