Annunciato il ritorno alla normalità dopo il lancio di razzi e i raid degli ultimi giorni che hanno causato morti e feriti. Tel Aviv promette di realizzare entro una settimana tutti gli impegni concernenti la tregua. Netanyahu: "Colpite duramente Hamas e Jihad"
Tregua a Gaza dopo gli scontri fra Hamas ed Israele degli ultimi giorni. L'esercito israeliano ha annunciato "il ritorno alla normalità nelle retrovie israeliane" a partire dalle 7 di oggi (le 6 in Italia). La mossa dell'esercito suona come un'implicita conferma del raggiungimento di un'intesa per il cessate il fuoco a Gaza. In precedenza anche la televisione al-Aqsa di Hamas aveva annunciato un cessate il fuoco a partire dalle 4.30 locali. Nel sud di Israele le scuole restano comunque chiuse in un raggio di 40 chilometri dalla Striscia. L'accordo arriva dopo il fitto lancio di razzi e i raid che hanno provocato la morte di 25 palestinesi, tra cui due donne incinte e una ragazza, e di 4 israeliani. "Negli ultimi giorni abbiamo colpito duramente Hamas e la Jihad islamica. Abbiamo attaccato 350 obiettivi, colpito dirigenti e membri delle organizzazioni terroristiche, abbiamo distrutto i grattacieli dei terroristi. Ma la campagna non è terminata", afferma il premier Benyamin Netanyahu, commentando il cessate il fuoco con Gaza. "Adesso occorrono pazienza e ponderatezza. L'obiettivo era e resta garantire calma e sicurezza per chi vive nel sud di Israele", ha aggiunto Netanyahu. A Gaza e in Israele, "è importante che il cessate il fuoco sia rispettato, gli attacchi hanno provocato enormi sofferenze e violenza", dice una portavoce della Commissione Ue.
Il ritorno alla normalità
Dopo il cessate il fuoco, le strade della zona che costeggiano la striscia di Gaza sono state riaperte al traffico. Le ferrovie israeliane hanno riaperto stamane le stazioni di Sderot e di Ashkelon, che erano state tenute chiuse nei giorni scorsi nel timore che i treni fossero centrati da razzi palestinesi lanciati da Gaza. D'altra parte, riferisce la radio militare, lungo il confine con Gaza restano due brigate dislocate ieri mentre i combattimenti erano particolarmente intensi. Fonti locali riferiscono che le strade di Gaza City sono semideserte perché la popolazione cerca di recuperare le energie dopo due giorni di notti insonni trascorse sotto i bombardamenti israeliani.
Il bilancio delle vittime
In due giorni di combattimenti, a Gaza si contano oltre alle vittime anche 170 palestinesi feriti, secondo il bilancio del ministero della Sanità locale, citato dall'agenzia di stampa Maan. Dopo giorni di riserbo, Hamas e la Jihad islamica hanno oggi reso noto le proprie perdite. La Jihad islamica ha annunciato la morte di otto dei suoi miliziani e Hamas di due combattenti. Fonti israeliane stimano invece in 15 i miliziani uccisi. Maan precisa poi che in due giorni di attacchi l'aviazione israeliana ha colpito 295 obiettivi a Gaza, provocando danni gravi ad almeno 18 palazzi.
Le garanzie dell'Onu e dell'Egitto
Non si hanno ancora molti particolari sull'intesa raggiunta per la tregua, decisive sarebbero state comunque le mediazioni dell'Onu e dell'Egitto. La tv israeliana - citando fonti palestinesi - ha riferito che Israele si sarebbe impegnata a realizzare entro una settimana tutti gli impegni concernenti la tregua con Gaza e che in merito ci sono garanzie, appunto, dell'Onu e dell'Egitto. Il cessate il fuoco - secondo quanto riporta Haaretz - sarà reciproco ed entrambe le parti si impegnano al rispetto dell'intesa. La Radio militare ha detto che l'accordo indiretto è stato raggiunto grazie all'intervento dell'inviato dell'Onu Nickolay Mladenov.
Trump: "Usa sostengono Israele al 100%"
Sulla crisi mediorientale sono intervenuti diversi leader internazionali. Poco prima del cessate il fuoco, il presidente americano Donald Trump aveva ribadito attraverso Twitter che gli Stati Uniti ''sostengono Israele al 100% nella difesa dei suoi cittadini'' e che ''gli atti terroristici contro Israele non porteranno a nulla se non ulteriore miseria. Basta con la violenza e lavorare per la pace, ci può essere''.
Ambasciatore Israele in Italia: "Lavorare per futuro migliore"
"È necessario lavorare tutti insieme, anche Italia, Europa e Stati Uniti, per creare un'alternativa nella Striscia di Gaza", ha detto l'ambasciatore di Israele in Italia, Ofer Sachs, interpellato sull'attuale situazione. "Per tutti coloro che vivono a Gaza e nelle vicinanze, perché abbiamo il dovere di dare loro un futuro migliore", ha aggiunto.