L’oppositore rimarrà nell’ambasciata spagnola a Caracas, dove si è rifugiato dopo essere fuggito dai domiciliari con l’aiuto di Guaidó: “L’insurrezione è una frattura nel regime”. Ieri la Corte Suprema di Giustizia ha ordinato il suo arresto ma Madrid non lo consegnerà
Il leader oppositore venezuelano Leopoldo Lopez, di cui ieri la Corte Suprema di Giustizia venezuelana ha ordinato l'arresto, continuerà a rimanere nell’ambasciata spagnola a Caracas, dove si è rifugiato il 30 aprile dopo essere fuggito dagli arresti domiciliari con l’aiuto dell'autoproclamato presidente ad interim Juan Guaidó. (CHI È - FOTO) Lo ha dichiarato lo stesso Lopez, affermando di non aver paura "né del carcere né di Nicolás Maduro". (CHI È MADURO)
Lopez: la nostra insurrezione ha causato una frattura nel regime
Lopez, parlando dall’ambasciata dove si è rifugiato con la moglie e la figlia di 15 mesi, ha sottolineato di non voler tornare in carcere: "È un inferno, ma non ne ho paura, non ho paura di Maduro, non ho paura della dittatura". Dopo aver chiarito di non essere tornato a casa sua perché lo avrebbero portato "di nuovo nel carcere militare di Ramo Verde", il leader dell’opposizione ha sostenuto che "l'insurrezione" guidata da lui e da Guaidó ha causato "una frattura del regime". "Si è aperta una crepa - ha detto Lopez - ed è un colpo alla Forza armata". In ogni caso la Spagna, ieri, ha fatto sapere che non consegnerà l'oppositore alla giustizia venezuelana.
Le vittime degli scontri
Ieri, all’indomani delle due imponenti mobilitazioni a favore e contro il governo chavista, il numero delle vittime durante le proteste è salito a 4. Secondo quanto riporta l'ong Osservatorio venezuelano di conflittualità sociale (Ovcs), due adolescenti di 14 e 16 anni sono morti a causa di ferite d'arma da fuoco ricevute durante le manifestazioni contro il governo di Nicolas Maduro. Le altre due vittime registrate sono un 24enne morto a La Victoria e una donna di 27 anni deceduta dopo essere stata colpita da una pallottola nel quartiere di Altamira a Caracas.