Il leader nordcoreano è arrivato nella città di confine Khasan, diretto verso Vladivostok dove domani incontrerà il presidente russo. È il primo evento internazionale di alto livello per Kim dal vertice di Hanoi di fine febbraio con Donald Trump
Il leader nordcoreano Kim Jong-un (FOTO) è arrivato oggi nella città russa di confine di Khasan, diretto verso Vladivostok dove domani incontrerà il presidente Vladimir Putin (L'INCONTRO - LE FOTO). Il "supremo leader" è accompagnato da collaboratori stretti tra cui il ministro degli Esteri Ri Yong-ho e la vice ministro Choe Son-hui. Il treno speciale e blindato del "supremo leader" ha attraversato il ponte sul fiume Tumen intorno alle 10:40 locali (3:40 in Italia), secondo i media russi, arrivando nella stazione di Khasan. Secondo la RIA Novosti, che cita fonti del governo provinciale, a Kim è stata dedicata una cerimonia di benvenuto con la consegna simbolica di pane, sale e un bouquet di fiori. Il faccia a faccia di domani a Vladivostok è il primo evento internazionale di Kim di alto livello dal vertice di Hanoi di fine febbraio con Donald Trump, fallito per il mancato compromesso tra allentamento delle sanzioni e denuclearizzazione.
Cosa prevede il summit
Durante il suo primo viaggio in Russia dalla presa del potere a dicembre 2011 dopo la morte del padre Kim Jong-il, Kim dovrebbe spingere per ottenere più cooperazione economica e aiuto per allentare le sanzioni internazionali accumulatesi nel tempo con le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu in risposta ai ripetuti test missilistici e nucleari. Nel confronto con Trump, Kim ha rivendicato l'adozione di misure pratiche sul fronte della denuclearizzazione, meritevoli di essere premiate con un'adeguata risposta da parte americana. La Russia, uno dei cinque Paesi ad avere un seggio permanente nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu, dovrebbe invece puntare al miglioramento delle relazioni economiche e all'estensione della sua influenza nella regione. Putin, infatti, non ha mai nascosto i piani sulla realizzazione di progetti infrastrutturali che coinvolgano le due Coree, tra cui un gasdotto per poter rifornire direttamente Seul: si tratta di progetti tutti irrealizzabili ora, tra instabilità politica e sanzioni.