Notre Dame, salve dopo l'incendio le api che vivono nelle arnie sul tetto della chiesa

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L'apicoltore che se ne occupa ha ricevuto una telefonata dal portavoce della cattedrale dopo il rogo: "Sono sopravvissute perché non hanno polmoni, ma anche perché gli alveari non sono stati toccati dalle fiamme"

Le api che vivono sul tetto di Notre Dame sono sopravvissute all’incendio che ha danneggiato gravemente la cattedrale di lunedì scorso. Nicolas Géant, apicoltore che si occupa delle tre arnie che si trovano sopra alla sacrestia attigua alla chiesa, ha ricevuto una telefonata da Andre Finot, portavoce di Notre Dame dopo il rogo: "Mi ha detto - ha raccontato Géant - che le api volavano dentro e fuori dalle arnie".  (L'INCENDIO A NOTRE DAME - PRIMA/DOPO - L'INTERNO DOPO IL ROGO - L'OMAGGIO DELLE STAR - LE POLEMICHE SUI SOCCORSI).

Le arnie viste dai droni dopo l’incendio

A dare una speranza a Géant, che ha confermato la notizia alla Cnn, erano state anche le foto scattate con i droni dopo l’incendio: "Ho visto che le arnie non erano bruciate, ma non c'era modo di sapere se le api fossero sopravvissute". Poi la chiamata di Finot che ha dato sollievo all’apicoltore. A documentare il tutto anche due immagini pubblicate dal profilo Instagram dell’azienda Beeopic, dedicato all’apicoltura urbana nella capitale francese.

Le api a Notre Dame

Le tre arnie di Notre Dame sono state sistemate appena sotto al rosone nel 2013. Ogni alveare artificiale ospita 60.000 api e produce circa 25 chili di miele l’anno, che vengono venduti ai dipendenti della cattedrale. Géant ha detto che gli alveari non sono stati toccati dalle fiamme perché si trovano circa 30 metri sotto il tetto principale dove si è propagato l’incendio. Anche se è probabile che le arnie fossero piene di fumo, ciò non ha avuto impatto sulle api che, come spiegato da Géant, "non hanno polmoni".

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