L'Assemblea nazionale ha promulgato il nuovo testo che riconosce la proprietà privata, approvato dall'87% dei cubani nel referendum di febbraio. Novità anche nelle istituzioni: viene introdotta la carica di capo del governo, separata da quella di capo dello Stato
Cuba approva la sua nuova Costituzione, che tra le altre novità apre al mercato e introduce alcune modifiche alla struttura politica del Paese. Il primo segretario del Comitato centrale del Partito comunista, Raúl Castro, ha presieduto a L'Avana l'atto di promulgazione, avvenuto durante una cerimonia solenne nell'Assemblea nazionale. Nel suo intervento Castro ha sostenuto che la nuova costituzione "garantisce la continuità della Rivoluzione e del carattere irrevocabile del socialismo" in coerenza con "le aspirazioni di quanti per oltre 150 anni hanno lottato per una Patria indipendente, sovrana e socialmente giusta". Nel referendum che si era tenuto a febbraio il sì alla nuova costituzione aveva vinto in modo schiacciante, raccogliendo il voto di 6,8 milioni di cubani (l'86,85% del corpo elettorale), mentre per il no hanno votato in circa 700mila (8,11%), con il 5,04% rappresentato da voti bianchi, nulli e astensioni. Il nuovo testo aggiorna e modifica la Costituzione del 1976, di impronta sovietica.
Raul Castro: “Nuovo testo per un socialismo sempre più prospero”
Nel primo dei 224 articoli della nuova costituzione si legge che "Cuba è uno Stato socialista di diritto, democratico, indipendente e sovrano”. Ma dal punto di vista economico si registra un'apertura al mercato: il sistema cubano, pur mantenendo “come principio essenziale la proprietà socialista di tutto il popolo sui mezzi fondamentali”, riconosce “il ruolo del mercato e di nuove forme di proprietà non statale, compresa la proprietà privata”. Castro ha concluso il suo intervento assicurando che il testo costituzionale "è fedele al proposito di costruire un socialismo sempre più prospero, sostenibile, inclusivo e partecipativo".
Le cariche di capo dello Stato e capo del governo saranno separate
Fra le novità più rilevanti della nuova Costituzione, che sostituisce il precedente testo del 1976, c’è “l'ampliamento e rafforzamento del settore privato, a partire dalla menzione dei soggetti che possono intervenire, che siano individui o organismi giuridici". Il nuovo testo, tra gli altri cambiamenti, prevede anche una ristrutturazione politica. La costituzione stabilisce che l'Assemblea nazionale deve approvare una nuova legge elettorale per riflettere la riorganizzazione politica entro sei mesi. Poi, entro i successivi tre mesi, deve eleggere un presidente, carica che dovrebbe rimanere a Miguel Diaz-Canel, succeduto a Castro lo scorso aprile. Il presidente dovrà poi nominare i governatori provinciali e un primo ministro, un nuovo incarico che separa le cariche di capo dello Stato e capo del governo.
Riforme al sistema giudiziario e referendum sui matrimoni gay
La nuova Costituzione stabilisce anche che entro 18 mesi dovrebbero essere introdotte nuove leggi che riflettano le modifiche costituzionali al sistema giudiziario, come la presunzione di innocenza nei casi criminali e l'habeas corpus. Nel frattempo, un processo di consultazione popolare e referendum su un nuovo codice della famiglia, che affronterà la questione dei matrimoni gay, dovrebbe essere avviato entro due anni.