Brexit, Theresa May ammette: "Non ho altra scelta che tendere la mano ai laburisti"
MondoLa premier britannica afferma per la prima volta che l'unico modo per far passare a Westminster l'accordo di divorzio dall'Ue è con l'aiuto del partito d'opposizione. E al Guardian spiega: “Abbiamo una scelta netta: lasciare l'Ue con un accordo o non andarcene affatto”
La premier britannica Theresa May ammette per la prima volta che l'unico modo per far passare a Westminster l'accordo di divorzio tra Regno Unito e Ue è con l'aiuto dei laburisti all'opposizione. In un comunicato reso noto nella tarda serata di ieri May, che ha iniziato un dialogo con i laburisti per scongiurare il "no deal", ha dichiarato di "aver fatto tutto ciò che era in suo potere" per persuadere il suo partito e i nordirlandesi del Dup ma a questo punto "deve tentare un approccio diverso". "Non ho altra scelta che tendere la mano al resto del Parlamento", ha riconosciuto May. Intanto la premier è tornata a parlare della Brexit anche in un’intervista al The Guardian dopo gli ultimi sviluppi, tra cui il voto della Camera dei Comuni che obbliga il governo a evitare il no deal e la richiesta al Consiglio Ue di una proroga per l’uscita fino al 30 giugno. May non si perde d'animo: "Più tempo ci vuole, maggiore è il rischio che il Regno Unito non esca mai. Significherebbe lasciare che la Brexit che il popolo britannico ha votato ci scivoli tra le dita. Io non sosterrò questo”, afferma. (IL REPORTAGE DAL TAMIGI - LE TAPPE DELLA BREXIT - LE PAROLE CHIAVE - LE MANIFESTAZIONI PRO E CONTRO)
May: o ce ne andiamo senza accordo o non ce ne andiamo
“È essenziale garantire ciò per cui la gente ha votato, e per farlo dobbiamo ottenere un accordo", ha ribadito May al The Guardian, spiegando che “poiché il parlamento ha chiarito che fermerà l'uscita del Regno Unito senza un accordo, ora abbiamo una scelta netta: lasciare l'Unione europea con un accordo o non andarcene affatto". Intanto, secondo un sondaggio BMG Research riportato dal The Independent, adesso per la prima volta la maggior parte dei britannici vorrebbe dire la sua con un referendum definitivo.
Un referendum per uscire dall’impasse
Ma sulla decisione vorrebbero intervenire anche i cittadini che, rivela il sondaggio BMG Research, hanno espresso un sostegno a un nuovo referendum che, finora, non era mai stato maggioritario. Del resto numerose voci in entrambi gli schieramenti hanno sempre sostenuto che un nuovo referendum potrebbe essere una scelta opportuna, a cominciare dal cancelliere dello scacchiere Philip Hammond e il ministro degli Esteri “ombra”, Emily Thornberry. Ma nonostante il chiaro desiderio di un voto per rompere l'impasse della Brexit, il sondaggio mostra ancora una volta un Paese profondamente diviso: i britannici non hanno le idee chiare su ciò che il referendum dovrebbe chiedere, con i vari gruppi che chiedono “no deal”, Remain, oppure la proposta siglata dalla premier Theresa May con Bruxelles.