Due persone arrestate dalla polizia. Circa 1.600 le persone riprese a loro insaputa in alberghi di dieci città del Paese. I video trasmessi su un sito di live streaming con oltre 4mila iscritti
Circa 1.600 persone sono state spiate a loro insaputa nelle camere di un motel in Corea del Sud. Le immagini riprese venivano trasmesse in un live streaming al quale avevano accesso clienti disposti a pagare. Lo ha rivelato la polizia di Seoul che ha arrestato due persone e sta andando avanti con le indagini relative a questo scandalo, che riguarda, secondo quanto riporta la Cnn, oltre 30 tra alberghi e motel in dieci città del Paese.
Videocamere nascoste
Gli "occhi digitali" che riprendevano gli ignari clienti all'interno delle stanze erano in genere nascoste in box digitali o asciugacapelli. Le immagini erano trasmesse su un portale che conta oltre 4mila membri: circa 97, ha spiegato la polizia, pagavano oltre 44 dollari di abbonamento mensile per poter poi riguardare le immagini anche dopo la "diretta".
Il "revenge porn" in Corea del Sud
In Corea del Sud nel 2017 sono stati resi noti oltre 6.700 casi di riprese illegali, in crescita, ha riportato la polizia, rispetto ai 2.400 del 2012. E il problema del revenge porn è particolarmente sentito, tanto che lo scorso anno decine di migliaia di donne sono scese in piazza nella capitale con lo slogan "My Life is Not Your Porn".