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Affonda mercantile italiano in Francia, trasportava sostanze pericolose

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La Grande America avvolta dalle fiamme (Marine Nationale/Marina Francese)

Il mercantile inabissatosi a 180 miglia dalle coste bretoni aveva a bordo 45 container con merce a rischio. Si teme anche per i 2.200 litri di gasolio in stiva

La nave mercantile italiana "Grande America", affondata in Francia dopo un incendio scoppiato a bordo, trasportava "365 container, 45 dei quali classificati come contenenti materie pericolose" e aveva 2.200 tonnellate di gasolio nella stiva. Lo ha annunciato il prefetto Jean-Louis Lozie nel corso di una conferenza tenuta a Brest.

L'inabissamento della "Grande America"

Il cargo "Grande America" è colato a picco martedì pomeriggio, 12 marzo, a ovest de La Rochelle, nel nord-ovest della Francia, a circa 180 miglia dalle coste bretoni, in una zona in cui le acque arrivano a 4.600 metri di profondità. Lungo 214 metri, proveniva da Amburgo, in Germania, ed era diretto a Casablanca, in Marocco. Il mercantile italiano trasportava auto e altri veicoli nei garage e numerosi container sui ponti superiori. All'armatore è già stato ordinato di "porre fine al pericolo per la navigazione e per l'ambiente marino rappresentato dai container e dagli altri elementi alla deriva" e di "porre rimedio all'eventuale inquinamento marino".

Le operazioni di salvataggio

I ventisei membri dell'equipaggio e un passeggero erano stati tratti in salvo nella notte tra domenica e lunedì, intorno alle 4 del mattino, dalla fregata britannica HMS Argyll. Ad avvertire il centro operativo della situazione a bordo della nave gialla e bianca con la scritta "Grimaldi Lines" era stato ieri sera il Maritime Rescue Coordination Center di Roma. Inutile, invece, era stato l'intervento del rimorchiatore Abeille Bourbon, arrivato sul posto per cercare di spegnere le fiamme. Un tentativo che si era rivelato infruttuoso già dopo poche ore: l'incendio era troppo diffuso e non c'è stata alternativa all'affondamento. Il governo francese ha subito lanciato l'allarme: il ministro francese dell'Ecologia, François de Rugy, ha promesso impegno per cercare di limitare il rischio inquinamento, evitare la dispersione del carburante e fare presto luce sul contenuto dei container. I suoi timori, al momento, sembrano più che fondati.

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