Il miliardario ed ex sindaco di New York non si candiderà alle elezioni del prossimo anno, ma non è intenzionato a farsi da parte e annuncia battaglia a Donald Trump. L'annuncio arriva dopo la rinuncia di Hillary Clinton
Dopo la rinuncia di Hillary Clinton a correre per le presidenziali del 2020, anche Michael Bloomberg annuncia che non si candiderà alla Casa Bianca. Lo fa con un comunicato a sorpresa in cui ha escluso quello che tutti si attendevano. Ma il miliardario tre volte sindaco di New York non intende farsi da parte ed è intenzionato a portare avanti la battaglia contro Donald Trump.
“Serve un leader all’altezza”
In un editoriale su Bloomberg News esorta i democratici a non spingere troppo il partito su posizioni da lui definite troppo di sinistra e a scegliere un leader veramente all’altezza. "È essenziale che nominiamo un democratico che sia su una posizione forte per sconfiggere Donald Trump e riunire la nazione - e poi aggiunge - Non possiamo permettere che il processo delle primarie trascini il partito su posizioni estremiste che diminuirebbero le nostre possibilità alle elezioni generali e di trasformerebbero in altri quattro anni di mandato per Trump".
L’impegno di Bloomberg
Per le presidenziali del 2020 è disposto ancora una volta a mettere a disposizione la sua immensa ricchezza personale, organizzando e finanziando l'opposizione a Trump che definisce "una minaccia per il Paese". E promuovendo molte delle battaglie condivise dal popolo democratico, come quella ambientalista e quella contro le armi. Lancia così una nuova campagna, “Beyond the Carbon”, oltre il carbone, per spingere gli Stati Uniti il più velocemente possibile lontano dal petrolio e dal gas e facendola avvicinare all'obiettivo di un'economia al 100% basata sull'energia pulita.
Perché la rinuncia
Nello spiegare le ragioni della rinuncia all'idea di candidarsi che accarezzava da diversi mesi, ha proprio fatto riferimento alla volontà di continuare a lavorare per il Paese impegnandosi su questi fronti. "Spero che quelli che mi hanno esortato a candidarmi, e difendere i valori e principi a loro cari, capiranno che la mia decisione è stata guidata da una domanda: come posso servire al meglio il Paese?", ha scritto.