Il vertice ad Hanoi si è concluso senza un'intesa. Dopo il grande ottimismo, il cambio di programma: salta il pranzo tra i due. Trump: “Troppo presto per firmare, Kim ha una certa visione che non coincide alla nostra", aggiunge il tycoon
Colpo di scena ad Hanoi, in Vietnam: nonostante il grande ottimismo delle scorse ore, Donald Trump e Kim Jong-un non hanno trovato un’intesa al loro secondo storico summit e hanno rimandato a “riunioni in futuro” i negoziati sulla denuclearizzazione della penisola coreana. Entrambi i leader hanno lasciato l’hotel Metropole, il luogo del vertice, ritornando nei rispettivi alberghi e annullando l’ultimo pranzo di lavoro. "Lavoriamo per la pace, l'incontro è stato produttivo, e c'erano diverse opzioni ma è ancora troppo presto per firmare qualcosa", ha detto il presidente statunitense nella conferenza stampa al termine del vertice. "Sulla denuclearizzazione il presidente Kim non era pronto a darci quello che vogliamo: a volte - ha aggiunto - è necessario lasciare il tavolo della trattativa".
Trump: “Rifiutata la richiesta di togliere sanzioni”
Trump ha detto di aver "rifiutato la richiesta di togliere le sanzioni" avanzata da Pyongyang: Kim, ha spiegato, voleva la rimozione delle sanzioni per smantellare il suo complesso nucleare strategico di Yongbyon. Il tycoon ha spiegato che Kim era disposto a rinunciare ad alcuni dei siti nucleari del suo Paese "ma non quelli che abbiamo chiesto noi. E non rinuncerò alle sanzioni per questo". "E' meglio fare la cosa giusta che fare le cose velocemente", ha aggiunto. "Ho ritenuto che non era la cosa giusta firmare alcun accordo", ha ribadito Trump, assicurando che le carte erano già pronte e che, se lo avesse voluto, il vertice si sarebbe concluso con un accordo di qualche tipo. "Le differenze sono state ridotte", ma Kim "ha una certa visione che non coincide con la nostra", ha concluso, sottolineando che il leader nordcoreano ha comunque “assicurato che non farà test su missili e niente che riguardi il nucleare" (LE FOTO DELLA STRETTA DI MANO).
La mancata intesa dopo il grande ottimismo
"Nessun accordo è stato raggiunto questa volta, ma i rispettivi team guardano alle riunioni in futuro", si legge in una nota della portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, che descrive i meeting tra i due leader "molto buoni e costruttivi". Trump e Kim hanno discusso "dei vari modi per far avanzare la denuclearizzazione e i concetti basati sull'economia". Questa mattina, in realtà, sembrava che i negoziati fossero andati per il meglio, tanto che il leader nordcoreano aveva addirittura deciso di rispondere alle domande dei media stranieri, fatto che non era mai accaduto prima. "Se non avessi avuto quel desiderio non mi troverei qui", aveva replicato a chi gli aveva chiesto se fosse ancora intenzionato a denuclearizzare. Insieme al tycoon aveva dichiarato di avere sensazioni positive sul vertice. “Sento che ci saranno risultati”, aveva aggiunto il leader di Pyongyang. Poi, la doccia fredda - anticipata dalla decisione congiunta di annullare il pranzo in programma - e la mancata intesa (CHI È IL LEADER NORDCOREANO).