Daniele Nardi, cresce la preoccupazione per l’alpinista italiano disperso sul Nanga Parbat

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Lo staff: “Tempo buono ma dal campo base non riescono ad avvistarlo”. Le ricerche con un elicottero sono bloccate dalla crisi tra India e Pakistan, che ha portato alla chiusura dello spazio aereo. Ambasciata al lavoro, inviato intanto un alpinista pakistano via terra

Al terzo giorno senza notizie, cresce la preoccupazione per Daniele Nardi, l'alpinista laziale disperso sul Nanga Parbat, in Pakistan, da domenica 24 febbraio. Nardi è impegnato nella scalata invernale della vetta, assieme all'inglese Tom Ballard. I due nell'ultima comunicazione hanno detto di essere a campo 4, a 6.000 metri di quota, sulla via dello Sperone Mummery. "Oggi il tempo è buono sul Nanga Parbat - scrive su Facebook lo staff di Nardi - ma dal campo base non riescono ad avvistare Daniele e Tom". L'apprensione per i due alpinisti cresce anche perché non è potuto decollare un elicottero che avrebbe dovuto sorvolare la montagna, a causa della crisi in atto tra India e Pakistan. Per questo è stato inviato un alpinista pakistano via terra che proverà a raggiungere il campo base di Nardi e Ballard, mentre le ambasciate italiane e inglese provano a sbloccare la situazione per consentire il decollo dell'elicottero.

Tensioni India-Pakistan, fermo elicottero ricerche

In Pakistan sarebbe dovuto decollare infatti un elicottero con a bordo Ali Sadpara, un esperto alpinista pakistano, per perlustrare la zona, controllando i vari campi allestiti sulla montagna. A causa delle tensioni tra India e Pakistan nelle zone di confine, che hanno portato alla chiusura dello spazio aereo, l'elicottero però è ancora in attesa del via libera. L'elicottero è bloccato a Skardu, a poca distanza dal campo base. Lo ha comunicato lo staff di Nardi che sta cercando di trovare una rapida soluzione per consentire all'elicottero di sorvolare la montagna alla ricerca dei due alpinisti. Per sbloccare la situazione si è attivato l’ambasciatore italiano in Pakistan Stefano Pontecorvo, che insieme all’ambasciata inglese sta chiedendo al governo di Islamabad l’invio in via eccezionale dell’elicottero al campo base.

Alpinista pakistano partito per il campo base via terra

Vista l'impossibilità di utilizzare l'elicottero, si legge sempre sulla pagina Facebook ufficiale di Nardi, è partito da Islamabad, via terra, l’alpinista pakistano Karim Hayat, compagno di spedizione fino a fine gennaio di Nardi e Ballard. Si presume che possa raggiungere il campo base domani sera. Lo staff dell'alpinista smentisce infine l'ipotesi di un intervento di una spedizione russa, ritenuta "impossibile visto che il campo base del K2 è in Restricted Area rispetto alle zone di possibile agibilità concesse dalla giurisdizione militare che in queste ore sono state tutte chiuse". Si resta quindi in attesa di notizie dal campo base, con la montagna che viene monitorata minuto per minuto.

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