L'ex procuratrice federale Lori Lightfoot e Toni Preckwinkle, presidentessa della Contea di Cook – entrambe progressiste – si sfideranno al ballottaggio
Da oggi la città di Obama ha già una certezza: dopo il ballottaggio, Chicago avrà, per la prima volta nella sua storia, una sindaca afroamericana. L'ex procuratrice federale Lori Lightfoot e la presidentessa della Contea di Cook, Toni Preckwinkle, sono andate al ballottaggio al termine di una giornata elettorale, quella celebrata ieri, che ha visto un numero record di candidati, quattordici, mai successo nella storia di Chicago.
La sfida Lightfoot-Preckwinkle
Lightfoot è stata la più votata, con il 17,5% dei voti, seguita da Preckwinkle con il 16%. Entrambe progressiste, una di loro sarà la seconda sindaca donna 36 anni dopo Jane Byrne, che guidò la città dal 1979 al 1983, e la seconda afroamericana dopo Harold Washington, che venne eletto nel 1983.
“Un grande cambiamento”
Nei loro interventi, dopo l'annuncio dei risultati, entrambe hanno sottolineato l'importanza della futura elezione, pur senza riferimenti diretti: "E' chiaro - ha ammesso Preckwinkle, 72 anni, ex insegnante - che stiamo definendo un momento storico della nostra città. Ma le sfide che ci attendono non sono ideologiche. Siamo a un punto di svolta, bisogna lavorare per ripartire". "Cosa pensate di noi, ora? - ha chiesto Lightfoot, sorridendo, ai suoi sostenitori – mi sembra che questo somigli molto a un grande cambiamento". Se eletta, l'ex procuratrice federale aggiungerebbe un altro primato: sarebbe la prima sindaca gay di Chicago. Una delle due donne succederà a Rahm Emanuel, sindaco democratico per due mandati, che durante il primo governo Obama occupò il posto, per quasi due anni, di capo di gabinetto della Casa Bianca.