Papa: la pedofilia è una piaga mostruosa, le statistiche sottostimano il fenomeno

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(Foto: Getty Images)

Il Pontefice a conclusione del summit su "La protezione dei minori nella Chiesa" ha ricordato che “milioni di bambini nel mondo sono vittime di sfruttamento e di abusi sessuali” ma molti casi non vengono denunciati per “vergogna, paura, sensi di colpa o disinformazione”

"Ancora oggi le statistiche disponibili sugli abusi sessuali su minori, stilate da varie organizzazioni e organismi nazionali e internazionali (Oms, Unicef, Interpol, Europol e altri), non rappresentano la vera entità del fenomeno, spesso sottostimato principalmente perché molti casi di abusi sessuali su minori non vengono denunciati, in particolare quelli numerosissimi commessi nell'ambito famigliare". Così Papa Francesco è tornato a parlare di pedofilia e abusi nel mondo clericale durante l’ultima giornata del summit su "La protezione dei minori nella Chiesa", che ha riunito in Vaticano i presidenti di 117 Conferenze Episcopali dei cinque continenti. “L'unica cosa certa - ha aggiunto il Pontefice - è che milioni di bambini nel mondo sono vittime di sfruttamento e di abusi sessuali".

“Abbiamo il dovere di ascoltare questo grido silenzioso”

Il Papa, alla messa conclusiva del summit nella Sala Regia del Palazzo apostolico, osserva che molto raramente le vittima di abusi “si confidano e cercano aiuto” perché “ci può essere la vergogna, la confusione, la paura di vendetta, i sensi di colpa, la sfiducia nelle istituzioni, i condizionamenti culturali e sociali, ma anche la disinformazione sui servizi e sulle strutture che possono aiutare”. E ricorda: “L'angustia purtroppo porta all'amarezza, addirittura al suicidio, o a volte a vendicarsi facendo la stessa cosa”. "L'eco del grido silenzioso dei piccoli, che invece di trovare in loro paternità e guide spirituali hanno trovato dei carnefici - ha aggiunto il Pontefice - farà tremare i cuori anestetizzati dall'ipocrisia e dal potere. Noi abbiamo il dovere di ascoltare attentamente questo soffocato grido silenzioso".

Una piaga ancor più grave se è nella Chiesa

"L'universalità di tale piaga, mentre conferma la sua gravità nelle nostre società, non diminuisce la sua mostruosità all'interno della Chiesa" e, anzi, “diventa ancora più grave e più scandalosa nella Chiesa”, osserva Papa Francesco. Che aggiunge: "Vorrei qui ribadire chiaramente: se nella Chiesa si rilevasse anche un solo caso di abuso - che rappresenta già di per sé una mostruosità - tale caso sarà affrontato con la massima serietà. Infatti nella rabbia, giustificata, della gente, la Chiesa vede il riflesso dell'ira di Dio, tradito e schiaffeggiato da questi disonesti consacrati".

L’abuso di potere e la manipolazione

Punto cardine della questione, secondo il Papa, è il potere perché gli abusi “sono sempre la conseguenza dell'abuso di potere, lo sfruttamento di una posizione di inferiorità dell'indifeso abusato che permette la manipolazione della sua coscienza e della sua fragilità psicologica e fisica". "L'abuso di potere - ha aggiunto il Pontefice - è presente anche nelle altre forme di abusi di cui sono vittime quasi ottantacinque milioni di bambini, dimenticati da tutti: i bambini-soldato, i minori prostituiti, i bambini malnutriti, i bambini rapiti e spesso vittime del mostruoso commercio di organi umani, oppure trasformati in schiavi, i bambini vittime delle guerre, i bambini profughi, i bambini abortiti e così via".

“Crimini abominevoli”

Il Papa poi lancia poi un appello invitando a "liberarci dalla piaga del clericalismo, che è il terreno fertile per tutti questi abomini". Il Pontefice ha concluso quindi il suo discorso finale del summit facendo "un sentito appello per la lotta a tutto campo contro gli abusi di minori, nel campo sessuale come in altri campi, da parte di tutte le autorità e delle singole persone, perché si tratta di crimini abominevoli che vanno cancellati dalla faccia della terra: questo lo chiedono le tante vittime nascoste nelle famiglie e in diversi ambiti delle nostre società".

Gli obiettivi

Durante il discorso, Papa Francesco ha menzionato le "Best Practices" formulate, sotto la guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, da un gruppo di dieci agenzie internazionali che ha sviluppato e approvato un pacchetto di misure chiamato Inspire, ovvero sette strategie per porre fine alla violenza contro i bambini. Il Pontefice ha quindi detto che la Chiesa “avvalendosi di queste linee-guida, nel suo itinerario legislativo, grazie anche al lavoro svolto negli anni scorsi dalla Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori e al contributo di questo nostro incontro, si concentrerà sulle seguenti dimensioni" divise in otto punti. I temi vanno dalla “tutela dei bambini", per la quale occorre "cambiare mentalità" e "combattere l'atteggiamento difensivo-reattivo a salvaguardia dell'Istituzione", fino alla “selezione e la formazione dei candidati al sacerdozio”. Ma la Chiesa dovrà anche occuparsi di “rafforzare e verificare le linee guida delle Conferenze Episcopali", “accompagnare le persone abusate” e avere un occhio anche per “il mondo digitale”.

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