ll governo ungherese ha postato su Facebook un messaggio contro il presidente della Commissione Ue e contro il famoso finanziere, accusati di favorire l'immigrazione clandestina. La risposta dell'esecutivo comunitario: "Cittadini meritano fatti, non fiction"
Il governo ungherese di Viktor Orban ha lanciato dalla propria pagina Facebook una campagna mediatica contro il finanziere e filantropo George Soros e contro il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. I due sono accusati di favorire l'immigrazione clandestina e di minare la tenuta delle frontiere del Paese. A stretto giro la replica dell’esecutivo comunitario: "Gli ungheresi meritano fatti veri e non fiction".
Il post contro Juncker e Soros sul tema migranti
Nel post su Facebook, che porta la data del 18 febbraio, si vede un collage fotografico che ritrae Juncker e Soros sorridenti. Mentre nel commento che accompagna il messaggio, si legge: "Ognuno ha il diritto di conoscere le attuali proposte (europee, ndr) che stanno fondamentalmente minacciando la sicurezza dell'Ungheria". In due giorni l'annuncio ha raccolto oltre 1.200 reazioni e quasi 300 commenti.
La Commissione Ue respinge le accuse di Viktor Orban
Il portavoce della Commissione, sulle accuse mosse da Orban, intanto ha precisato che “non è vero che l'Ue mina la protezione delle frontiere, è l'esatto contrario”. “E non c'è alcun piano sui visti umanitari, gli Stati decidono fino a che punto vogliono accogliere la migrazione legale", ha poi aggiunto.